Nuovo marcatore del danno polmonare nel corso di esacerbazione respiratoria in FC: la Desmosina

Nuovo marcatore del danno polmonare nel corso di esacerbazione respiratoria in FC: la Desmosina

Per valutare l’efficacia del trattamento di una esacerbazione respiratoria nei malati FC si ricorre abitualmente all’esame della funzione respiratoria (FEV1) e quello di alcuni marcatori di infiammazione nel plasma (proteina C reattiva in particolare). Il Gruppo di studiosi del centro FC di Denver in Colorado, coordinato da F. Accurso, si è posto il problema di individuare un marcatore di danno polmonare in corso di esacerbazione respiratoria più sensibile rispetto a quelli tradizionali. La desmosina misurata nello sputo dei malati si è rivelata una sostanza utile ad indicare in qualche misura il danno polmonare e il suo attenuarsi nel corso del trattamento.

La desmosina è infatti un prodotto di degradazione dell’elastina, sostanza costitutiva della matrice delle vie aeree e degli alveoli polmonari e l’aumento della sua concentrazione nello sputo esprimerebbe il livello di distruzione dei tessuti broncopolmonari che avviene per causa dell’infezione e dell’infiammazione durante una esacerbazione. In effetti questi Autori hanno dimostrato che tale sostanza è in alta concentrazione nello sputo all’ inizio dell’esacerbazione e si riduce progressivamente nel corso del trattamento.

Lo studio è stato condotto su 71 campioni di sputo raccolto da 19 pazienti FC ospedalizzati per 26 esacerbazioni polmonari. La desmosina è stata determinata con metodo immunologico. E’ stata trovata una qualche correlazione con i livelli di proteina C reattiva nel plasma e con quelli di interleuchina-8 e di elastasi leucocitaria nello sputo (marcatori di infiammazione). Modesta era invece la correlazione con la funzione respiratoria (FEV1).

Gli Autori concludono che la desmosina dello sputo può rappresentare un valido marcatore di danno polmonare che può dare significative informazioni sul danno polmonare acuto che gli esami di funzionalità respiratoria non danno. Se una tale indagine debba entrare nella routine degli esami da fare per valutare il decorso di una esacerbazione e quindi l’effetto del suo trattamento rimane ancora da stabilire, ma certo la proposta appare alquanto interessante e forse questo esame è da inserire tra gli indici di valutazione di trattamenti sperimentali negli studi clinici controllati.

1. Laguna Th A, et al. Sputum desmosine during hospital admission for pulmonary exacerbation in cystic fibrosis. Chest. 2009;136:1561-1568

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