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25 Giugno 2012

Cetil miristoleato: un prodotto della medicina alternativa che vanta un eccesso di proprietà benefiche in assenza di evidenze sc

Autore: Elettra
Domanda

Salve, ho letto di un integratore che si chiama CMO Plus. Di seguito, riporto le informazioni sul prodotto. “Il CMO è un estere di un acido grasso conosciuto come Cerasomal-cis-9-cetyl myristoleate, la sua formula chimica è: CH3 (CH2) 150OCO (CH2) 7CHCH (CH2) 3CH3. Questo composto consiste di legami chimici sia singoli che doppi, e include molecole a catene corte e medie. E’ stata acclamata come la scoperta nutrizionale più significativa del ventesimo secolo per le sue potenzialità nei confronti dell’osteoartrite e delle malattie autoimmuni. Il CMO è l’unico e vero immunomodulatore adattogeno. Solo il CMO ha proprietà correttive e ristorative di tipo immunomodulatorie per le malattie autoimmuni. Quelli che quotidianamente vengono definiti “immunomodulatori” in realtà funzionano, principalmente, o come immunosopressori o come immunostimolanti. Essi sono capaci di un’unica azione principale: quella di sopprimere o stimolare le funzioni immunitarie. Il CMO, invece, corregge permanentemente i programmi autoimmuni intrinseci nella memoria delle stesse cellule-T, piuttosto che stimolare o sopprimere solo temporaneamente le attività del sistema immunitario. Ecco perché la terapia con il CMO normalmente dura nel tempo, senza alcun bisogno di ripeterla o di usare qualsiasi medicamento di altro tipo. Il CMO non è un immunosoppressore, né un immunostimolante. Nemmeno è un prodotto farmaceutico. E’ una sostanza di derivazione naturale, estratto dal grasso bovino (certificato esente dalla BSE), che ha ricevuto una certificazione del più alto livello di sicurezza ottenibile da test di laboratori indipendenti. Alcuni ricercatori hanno teorizzato che, in caso di artrite, per esempio, il CMO semplicemente agisce sui recettori del dolore delle zone artritiche. Se fosse così gli effetti del CMO non sarebbero permanenti. Inoltre, tale teoria non potrebbe spiegare come il CMO abbassi i livelli di sedimentazione del sangue nei pazienti affetti da Lupus; riduca l’infiammazione dei polmoni nell’Enfisema; abbassi le dosi di insulina nei diabetici; faccia regredire l’Infiammazione Prostatica; possa alleviare alcuni sintomi della Sclerosi Multipla; possa essere di beneficio nei casi di Morbo di Crohn; possa migliorare il danno polmonare nei pazienti affetti da Sarcoidosi; possa abbassare la pressione arteriosa negli ipertesi e aumentare la pressione arteriosa negli ipotesi; possa essere di beneficio in qualsiasi disturbo con componente autoimmune. Ovviamente, il CMO è un rimedio immunomodulatore generale, che agisce sulla memoria delle cellule-T; esse, a loro volta, controllano i processi autoimmuni nel nostro organismo. E’ anche importante capire che il CMO agisce esclusivamente sulla memoria di un determinato tipo di cellule-T, e non inibisce assolutamente le attività di nessuno dei molti altri tipi di cellule-T che sono responsabili nel combattere le infezioni da microorganismi o da sostanze estranee agli immunosoppressori comunemente usati per provare a controllare temporaneamente i sintomi delle malattie autoimmuni. Il CMO non lascia l’organismo vulnerabile agli attacchi di altri agenti causanti malattie”.

Vorrei sapere da Voi se anche per un paziente FC questo prodotto potrebbe essere di aiuto, dal momento che le difese immunitare sono sempre basse in questa malattia. Grazie

Risposta

Abbiamo riportato per intero questa lunga enumerazione dei benefici decantati per questo prodotto, testo tratto probabilmente da qualche sito internet. Del resto gli elogi di questo prodotto “naturale” sono pressoché dello stesso tono in altre pagine web. Si tratta certamente di enfatizzazioni pubblicitarie di un preparato, considerato come “integratore alimentare”, di cui c’è assoluta carenza di informazione scientifica: i benefici segnalati non trovano evidenza in adeguati studi clinici.

Il nome più usato per la sostanza base di questo prodotto è “cetil miristoleato”. E’ estratto da grasso bovino ma si ritrova anche in altri animali e viene anche prodotto sinteticamente.

Il campo in cui la sostanza è stata impiegata in passato è stato soprattutto quello dell’osteoartrite, ma le evidenze della sua efficacia sono molto deboli o inesistenti (1,2).

Non conosciamo studi fatti in fibrosi cistica, ma non vediamo al momento nemmeno un sufficiente razionale per giustificarne un possibile interesse.

1. Morelli V, et al. Alternative terapies for traditional disease states: osteoarthritis. Am Fam Physician. 2003;67:339-44

2. Ameye LG, Chee WS. Osteoarthritis and nutrition. From nutraceuticals to functional foods: a systematic review of the scientific evidence. Arthritis Res Ther. 2006;8(4):R127

G.M.


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