Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Alcool, fumo, droghe e fibrosi cistica

22 Giugno 2005

Alcool, fumo, droghe e fibrosi cistica

Autore: Claudia
Argomenti: Varie, Vivere con FC
Domanda

Salve, ho quasi 20 anni e sono affetta da Fibrosi Cistica e da qualche anno mi pongo qualche domanda, ovvero: la fibrosi cistica può creare dei problemi nel caso in cui vi sia l’assunzione di alcool? Sul fumo non c’è neanche bisogno di fare domande, la risposta arriva da sola, ma sull’alcool me lo sono sempre chiesta. E per quanto riguarda le altre droghe? Non è che io voglia farne uso, assolutamente (sto già abbastanza nei guai con la malattia, figuriamoci se vado ulteriormente a complicarmi la vita!), ma questo dubbio mi è nato dalla mappa concettuale che ho portato l’anno scorso agli esami. Infatti quando mi hanno chiesto se per la Fibrosi Cistica l’assunzione di stupefacenti comportasse problematiche ulteriori, oltre a quelle che vengono causate alla gente sana, non ho saputo rispondere.Vi ringrazio per l’attenzione e spero mi risponderete al più presto!

 

Risposta

Questa è una domanda molto ampia e come tale meriterebbe una risposta molto lunga. Informazioni generali sugli effetti di alcol e vari tipi di droghe si possono trovare su vari siti Internet. Segnalo in particolare progetti.iss.it/ofad. Sotto la voce “archivio alcool” si può scaricare l’opuscolo particolarmente indirizzato ai giovani e molto ben fatto “Alcool: sai cosa bevi? Più sai, meno rischi”.

Sul sito www.upgo.dronet.org si può trovare un elenco di pubblicazioni disponibili, ne segnalo una: “Nuvole all’orizzonte”. È pensata per genitori e insegnanti, ma in realtà è svolta in maniera chiara e semplice, in più contiene scritti e testimonianze di ragazzi.

Veniamo al problema particolare sollevato e cioè se alcool e droghe facciano “più” male a chi ha la fibrosi cistica rispetto a chi non l’ha.

– Per quanto riguarda l’alcool, bisogna tener presente che è una sostanza psicoattiva, in altre parole in grado di modificare il funzionamento del nostro cervello e quindi la nostra percezione della realtà. Sul sistema nervoso centrale altera la capacità di concentrazione, l’equilibrio e la deambulazione.

Assunto in modeste quantità può provocare una reazione euforica, ma all’aumentare della dose subentra confusione, ansia, allucinazioni e sonnolenza. Sul sistema digerente: irrita e ulcera le cellule che rivestono le pareti di stomaco e intestino. Danneggia in modo particolare il fegato, organo già di per sé poco funzionante in alcuni malati di fibrosi cistica (c’è epatopatia da FC in almeno il 5% dei malati, ma qualche disfunzione epatica può trovarsi anche con più frequenza). Nelle forme di fibrosi cistica in cui il pancreas funziona l’alcool può provocare una seria infiammazione del pancreas (pancreatite etilica), in grado di portare all’insufficienza pancreatica.

E’ segnalato fra i giovani un rischio particolare: l’uso di bevande alcoliche, come sostanze che danno piacere e che aiutano a trascorrere una serata con gli altri, eliminando le inibizioni e le resistenze psicologiche alla spontanea espressione di sé, porta col tempo a forme di dipendenza “mista”, basata sul consumo contemporaneo d’alcool, fumo, psicofarmaci, droghe.

– Per quanto riguarda le altre droghe, ci soffermiamo solo su quella che erroneamente viene ritenuta scarsamente dannosa: la cannabis, comunemente detta canapa indiana, da cui derivano le sostanze con cui si fanno le famose “canne” o “spinelli” (marijuana e hashish):

sapendo quanto sono preziosi i polmoni per chi ha la FC, è di rilievo il fatto che oggi si sa che l’uso di cannabis inibisce le cellule immunitarie deputate alla difesa dalle infezioni e dai tumori. Questa azione è stata dimostrata sia negli animali da laboratorio sia nell’uomo. Gli utilizzatori di cannabis sono più esposti a sviluppare infezioni polmonari e cancro polmonare.

Per quanto riguarda gli effetti generali è scientificamente provato che rallenta i riflessi e paradossalmente induce, nella persona sotto il suo effetto, una falsa percezione di efficienza delle proprie prestazioni e capacità. Questo è spesso causa di incidenti stradali. Non bisognerebbe mai guidare o maneggiare macchinari pericolosi o compiere operazioni fini (penso al dosaggio e all’assunzione di altri farmaci, con i quali può interagire, non sappiamo le modalità) sotto l’effetto della droga.

Fino a qualche tempo fa si pensava non desse dipendenza fisica, ma alcune recenti ricerche hanno invece dimostrato la possibilità che tale situazione s’instauri. Come tutte le sostanze psicoattive può generare in alcune persone una forte dipendenza psicologica, in quanto il soggetto che la usa spesso sviluppa un bisogno costante dei suoi effetti per sentirsi in grado di socializzare e relazionare normalmente.

L’uso costante di cannabis può portare ad uno stato di apatia, perdita di interessi e demotivazione verso le normali attività. Essere giovani e avere la FC è una battaglia. Per vincerla ci vuole coraggio, aderenza alle cure, spirito positivo. Gli spinelli non aiutano nessuno, nemmeno chi ha la FC. Bisogna trovare altri aiuti, che ci sono e che vanno cercati.

Per le altre “droghe”, dette “forti” (es. eroina, cocaina, etc) il discorso sarebbe ancora lungo per questa sede, ma si può dire che in linea di massima esse sono fortemente dannose per la persona con fibrosi cistica, perché deprimono da ogni punto di vista le capacità di prestazione e di difesa dell’organismo, oltre a comportare turbe complesse nella sua personalità.

 

Dr Graziella Borgo


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora