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3 Febbraio 2014

Attività fisica e palestra: stato di nutrizione e funzione respiratoria in fibrosi cistica

Autore: Francesco
Domanda

Sono affetto da fibrosi cistica. Faccio palestra da quasi 2 anni e, se devo essere sincero, sto vedendo degli ottimi risultati sia fisicamente che per quanto riguarda la FC: ad esempio, ho una FEV1 di 84% mai avuta prima. Disgraziatamente però, nel periodo scorso da settembre fino a dicembre, non riuscivo a prendere peso e così il 24 dicembre sono entrato in ospedale per un ciclo di trattamento antibiotico a causa di riacutizzazione infettiva. Sono uscito il 3 gennaio e in una settimana ho ripreso il peso che avevo perso ovvero 4 kg, facendo alimentazione sostenuta e pesistica. Leggendo da una fonte trovata in internet ho letto che noi affetti da FC abbiamo carenza di proteine e aminoacidi: volevo sapere se potevo provare a prendere aminoacidi in forma libera (che sarebbero quelli essenziali) e un buon multivitaminico. Aspetto con ansia risposta: per adesso peso 61 kg e l’ideale per me sarebbe prendere almeno altri 4 kg per fare altezza peso equilibrati. Grazie in anticipo.

 

Risposta

E’ ormai comunemente riconosciuto che l’attività fisica, praticata in qualsiasi forma, è estremamente benefica per le persone con fibrosi cistica. Su questo sito il tema è stato ripetutamente trattato. Si veda ad esempio in “Domande e Risposte” del 20.03.07: Attività fisica in fibrosi cistica. Ed anche la recensione di uno studio in “Progressi di ricerca” del 16.12.13: Relazione longitudinale fra attività fisica e salute polmonare in pazienti FC.

L’attività fisica, inclusa quella che si fa in palestra (ma meglio quella all’aria aperta), anche con la pratica di sollevamento pesi, ha significato nell’incrementare lo stato di nutrizione e irrobustire la condizione delle masse muscolari, contribuendo, assieme ad una adeguata e sostenuta alimentazione, a favorire la condizione respiratoria. In uno studio recente su ampia casistica di pazienti FC adulti è stata trovata una stretta relazione tra costituzione corporea (espressa soprattutto dal Body Mass Index [BMI], indice che misura il rapporto tra peso e statura di un soggetto confrontato con quello ideale) e funzionalità respiratoria (1).

Nel caso della domanda non meraviglia che una esacerbazione respiratoria abbia fatto perdere significativamente peso: sono in causa la riduzione di appetito durante questi episodi e le tossine liberate nei processi di infezione infiammazione polmonare; il recupero di peso dopo il ciclo di trattamento antibiotico starebbe ad indicare il buon controllo dell’infezione che si è ottenuto. Se l’alimentazione è corretta, variata e soprattutto ad alto apporto calorico, non si vede la ragione di assumere “aminoacidi liberi” e complesso multivitaminico. Gli aminoacidi, essenziali e non, sono ampiamente contenuti in tutti gli alimenti proteici (carni, pesci, formaggi, latte, uova). Circa le vitamine, anche queste ampiamente contenute nei comuni alimenti, specie quelli freschi (frutta, verdure, semi, latte, etc), c’è invece accordo che convenga assumere abitualmente un supplemento di vitamina D3, vitamina A, vitamina E, e anche vitamina K, che sono le cosiddette vitamine liposolubili, il cui assorbimento è carente in presenza di insufficienza pancreatica.

1. Forrester DL, Knox AJ, Smyth AR, Fogarty AW. Measures of body habitus are associated with lung function in adults with cystic fibrosis: a population-based study. J Cyst Fibros. 2013 May;12(3):284-9. doi: 10.1016/j.jcf.2012.08.008. Epub 2012 Sep 5.

 

G. M.


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