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29 Maggio 2020

Condizioni ottimali per le piscine private

Autore: Ivan, Matilde
Domanda

Prima domanda

Buongiorno, quest’anno (visto l’emergenza COVID e l’incertezza generale sui mesi a venire) abbiamo deciso di acquistare una piscina fuori terra.La piscina è dotata di un sistema di filtrazione ad “aqualoon una fibra in Polietilene che sostituisce la sabbia o il vetro. Vorrei sapere i valori ottimali di ph e clorazione per far si di creare un ambiente perfetto della piscina. Cordiali Saluti.

Ivan

 

Seconda domanda

Buongiorno, ci capita di andare spesso a trovare amici con una piscina privata e mia figlia FC di 18 mesi non la lasciamo entrare per paura di Pseudomonas aeruginosa. Ho visto che avevate già dato qualche risposta in passato ma tutte un po’ datate per cui ho pensato di chiedere nuovamente. C’è un modo per assicurarsi che una piscina privata sia sicura per un bambino fc? Che sia essa a sale o a cloro? Ci sono dei parametri che se controllati e mantenuti regolarmente assicurino l’assenza del batterio? I test batteriologici (Ci siamo Informati) sono molto costosi e troppo di breve termine come soluzione, per cui sarebbe meglio trovare un modo per monitorare i valori ed eventualmente correggerli regolarmente. Grazie mille in anticipo di un vostro riscontro.

Matilde

Risposta

Risposta alla prima domanda

Per le piscine private, vi sono indicazioni precise sui parametri chiave per condizioni ottimali, che derivano dall’intesa Stato-Regioni del 2003, valida a tutt’oggi: pH compreso tra 7,2 e 7,6; cloro libero tra 1,0 e 1,5 ppm (particelle per milione). Questi parametri andrebbero controllati ogni 2 settimane.

Risposta alla seconda domanda

Circa la preoccupazione che una piscina privata possa ospitare batteri patogeni e in particolare Pseudomonas aeruginosa, possiamo dire che se la piscina è assistita con pulizia giornaliera, adeguati ricambi d’acqua, limitato numero di bagnanti, che fanno doccia prima di immergersi e controllo dei parametri essenziali sopra indicati, è del tutto improbabile che possa ospitare batteri patogeni. Certamente darebbe più tranquillità a chi ci scrive richiedere almeno un esame batteriologico dell’acqua presso l’istituto di igiene della propria provincia o del proprio comune.

G. M.


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