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14 Gennaio 2022

Dubbi sul rischio di contaminazione batterica associato alla presenza di condensa sul cibo

Autore: Patrizia
Domanda

Buongiorno. Come mamma di una bimba FC sono sempre ansiosa su ciò che potrebbe danneggiarla. Mi affido a voi per sapere se, per esempio, la condensa che si crea sui cibi cotti e magari conservati in frigorifero per un paio di giorni può formare batteri.
Evito di comprare tutto ciò che forma condensa. La vedo nelle vaschette dei prosciutti confezionati o anche su qualche dolce glassato nel banco in pasticceria e io non so se quelle goccioline, rimanendo li magari per due o tre giorni, siano pericolose. Mi fa paura l’acqua che a volte vedo nel fondo del mascarpone, dei formaggi spalmabili e addirittura nel cocco!
Per evitare problemi le nego un sacco di cose, ma non so se sia la strada giusta. Grazie mille per ciò che fate.

Risposta

Non abbiamo trovato studi, nella letteratura scientifica, che abbiano investigato gli aspetti posti nella domanda e a cui fare riferimento per dare una risposta basata sulle evidenze. Il buonsenso ci suggerisce che la condensa che si forma sui cibi freschi e correttamente conservati non rappresenti un reale pericolo di contaminazione dell’alimento. La data di scadenza va comunque rispettata.

In generale, non è possibile azzerare il rischio quotidiano di entrare in contatto con virus e batteri. E occorre seguire le cure scrupolosamente affinché la situazione clinica sia ottimale e considerare che, in presenza dei batteri patogeni nelle vie aeree, alla loro prima comparsa è ormai consuetudine in tutti i Centri di riferimento FC eradicare il batterio con un trattamento antibiotico.

La vita di chi ha figli con la fibrosi cistica è attraversata da molte paure su ciò che può fare bene e ciò che è meglio evitare. Ma crediamo sia importante trovare le risorse per vivere CON la fibrosi cistica e non PER la fibrosi cistica.

Dott. Cesare Braggion, Direzione scientifica FFC Ricerca


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