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12 Marzo 2020

Epidemia Covid-19. Ancora sulle mascherine, loro utilità e limiti, con difficoltà di reperimento: prescrivibili per persone con FC a carico SSN in base a legge 548/93

Autore: Asia
Domanda

Prima domanda
In materia di coronavirus vorrei alcuni chiarimenti:
1) viene consigliato di lavarsi le mani con detergenti a base di alcool, precisamente quali sarebbero? I normali saponi commerciali o quelli antisettici che si utilizzano negli ospedali (per es. B Braun Lifosan)?
2) Ho in dotazione delle mascherine FFP3 monouso, quante ore dura il filtro di queste mascherine, non è specificato?
3) Noi pazienti FC come dobbiamo comportarci per reperire mascherine di ogni tipo che al momento scarseggiano ovunque?
4) È possibile per noi pazienti FC far inserire nella richiesta degli ausili sanitari che già ci vengono forniti dalle ASL (come ad esempio mascherine e guanti), anche i saponi disinfettanti per mani e i gel disinfettanti per mani (come quelli usati negli ospedali)? Grazie.
Asia

Seconda domanda
Buongiorno, ho 31 anni e sono affetto da FC. Volevo porre una domanda: vista l’emergenza virus covid-19, siete a conoscenza se per no” malati FC ci sia la possibilità, da parte del Servizio Sanitario Nazionale di avere in modo gratuito, almeno 1 mascherina mod. FFP2 o FFP3 (per poterci proteggere al meglio possibile)? Grazie per l’attenzione e grazie per il lavoro che fate ogni giorno per tutti noi.
Marco

Risposta

Possiamo dire che i comuni saponi (solidi o liquidi) vanno benissimo per decontaminare le mani, purché il lavaggio segua le regole abitualmente raccomandate (durata di almeno 30-40 secondi, dettagliato e ripetuto passaggio su tutti i punti delle mani, palmi, dorso, dita, interdita, polpastrelli e unghie, pollici, polsi). Saponi, soluzioni e gel disinfettanti vanno bene per più rapide disinfezioni, ma non sostituiscono gli accurati lavaggi di cui abbiamo fatto cenno.

Le mascherine con filtro (FFP2 o FFP3) sono concepite per monouso: il che significherebbe, a rigore, che si usano una sola volta e poi si gettano. Crediamo che un ragionevole compromesso possa essere adottato, usandole anche più volte nella stessa giornata, purché non si superino 4-5 ore complessive di impiego, anche se questa indicazione non viene fornita ufficialmente. Vi sono tuttavia suggerimenti in tal senso da parte di esperti dell’Istituto Superiore di Sanità. Il problema è che i filtri contenuti nelle mascherine si intasano e finiscono con l’essere inutili o peggio: comunque se le mascherine sono umide o sporche vanno subito rimosse. Ricordiamo peraltro che le mascherine non sono da sole un mezzo sufficientemente protettivo. Il rimedio protettivo centrale, ripetuto allo spasimo in questi giorni, anche se doloroso, è la drastica riduzione dei contatti tra persone e lo stare a casa, come meglio si può. La “buriana” è destinata a risolversi, speriamo in tempi ragionevoli.

In questo momento il reperimento di mascherine è difficile per tutti e in tutte le parti d’Italia. Sembra comunque che le autorità sanitarie stiano provvedendo a stretto giro approvvigionamenti di milioni di mascherine: pensiamo che saranno soprattutto quelle standard usate in sala operatoria. Queste comunque possono essere usate, sempre con l’avvertenza che sono monouso e che vanno gettate (nei rifiuti indifferenziati) dopo 4-5 ore di impiego.

La legge 548/93 prevede che tutti gli ausili sanitari prescritti dai centri di cura FC debbano essere forniti dalle farmacie ospedaliere o delle ASL di residenza delle persone con FC. Abbiamo raccolto oggi informazioni da alcune farmacie ospedaliere, che forniscono farmaci e ausili sanitari a persone con FC: purtroppo, al momento, le scorte di mascherine di qualsiasi tipo sono molto ridotte e vengono riservate prioritariamente alle esigenze del personale sanitario; mentre vi è maggiore disponibilità per materiale disinfettante. Suggeriamo comunque di chiedere ai medici dei centri di cura di procedere alle prescrizioni in base a legge 548/93: questo può contribuire a sbloccare la situazione.

G. M.


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