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2 Maggio 2022

Farmaci mucolitici e la scarsa efficacia del glutatione per via inalatoria

Autore: Vittorio
Argomenti: Aerosol, Mucolitici
Domanda

Salve, vorrei sapere come mai il Gluneb non è più in produzione e se è ancora prescrivibile il glutatione da aerosolizzare. Premetto che in passato ho cambiato diversi “mucolitici”, sia per via di irritabilità che di efficacia che ho riscontrato adatta in certi periodi ma temporaneamente, come se le esigenze per “espettorare” talvolta cambiassero sfumatura. Prima che venisse messo in commercio il Gluneb, utilizzai per un lungo periodo il TAD600 con bicarbonato, acquistato personalmente, e notai una elevata efficacia e una stabilizzazione delle mie condizioni. Quando fu disponibile il Gluneb, formulato appositamente per aerosolizzazione, non riscontrai gli stessi benefici. Lo feci per altrettanto lungo tempo ma le mie condizioni non furono stabili (ovviamente ci saranno stati altri motivi) ma soprattutto notai che non aveva su di me la stessa capacità espettorante del TAD. Ebbi problemi di irritabilità e passai ad altri fluidificanti. Nel frattempo il Gluneb è stato messo fuori produzione. Ad oggi ho ripreso autonomamente ad acquistare il TAD (anche questo per un lungo periodo non era in commercio) che riscontro nuovamente, per quanto noioso e lungo da somministrare, il più efficace in assoluto (su di me, essendo tutto molto soggettivo). Dato che una sua somministrazione regolare richiede un certo costo mensile non indifferente che non sempre posso sostenere, vorrei sapere se ci sono possibilità di prescrizione per questo farmaco, in sostituzione del Gluneb che non producono più (e che non vorrei perché non efficace come la formulazione, forse più “massiccia”, del TAD). Grazie.

Risposta

Comprendiamo la richiesta di chi ci pone il quesito e in particolare le sue necessità: un effetto mucolitico è ben apprezzabile dai pazienti e sicuramente ha un effetto positivo sull’andamento della malattia polmonare. Sono diversi i farmaci mucolitici in uso per la fibrosi cistica: le evidenze maggiori, documentate da trial clinici randomizzati e controllati, sono a favore della RhDNase (Pulmozyme) per via inalatoria, con effetti superiori ai farmaci a effetto osmotico da somministrare sempre per via aerosolica (sodiocloruro al 7% e mannitolo). Un miglioramento della clearance del muco bronchiale è stato dimostrato anche con la somministrazione dei farmaci modulatori della proteina CFTR. Probabilmente questi ultimi hanno il maggiore impatto sulla mobilizzazione delle secrezioni bronchiali: i prossimi trial ci diranno se la somministrazione del Kaftrio è da sola sufficiente e si possono sospendere i farmaci mucolitici ancora in uso quotidiano.

Un effetto mucolitico è stato attribuito anche all’inalazione del glutatione, un antiossidante carente nel liquido che bagna l’epitelio delle vie aeree. Nelle pagine di questa rubrica è possibile seguire, almeno fino al 2015, un acceso dibattito sull’uso e l’efficacia del glutatione per via inalatoria (vedi qui, mettendo la parola glutatione nel motore di ricerca). Uno studio tedesco (questo) e uno italiano (questo) lo hanno valutato per il suo impatto sulla malattia polmonare: sono stati considerati la variazione del FEV1 (indice della spirometria), il numero di esacerbazioni polmonari, la qualità di vita, l’effetto antiossidante, mentre l’effetto diretto sulla viscosità del muco non è stata considerata. I risultati sulla spirometria sono stati modesti e poco significativi, né sono stati rilevati miglioramenti negli altri parametri sopra indicati. Le stesse conclusioni si possono ricavare da una revisione sistematica degli studi relativi alla somministrazione dei precursori del glutatione somministrabili per via orale e del glutatione per via inalatoria (qui l’articolo scientifico). In sostanza non ci sono evidenze per suggerire il trattamento inalatorio con glutatione e pensiamo che i Centri italiani puntino su altri farmaci a effetto mucolitico.

Non conosciamo le ragioni per cui non sia più in commercio il Gluneb ma crediamo sia da imputare a una ridotta richiesta. Una nota del Quotidiano Sanità del luglio 2019 riporta di un’interpellanza all’AIFA sulla carenza del glutatione per via inalatoria. In un’intervista (qui) il direttore di allora di AIFA riferiva che la produzione del farmaco era stata interrotta nel 2019 sia per il Rition 600, che per il TAD 600, mentre Teofarma ancora commercializzava il Tationil 600. Si tratta di farmaci in fascia H, il cui costo non è a carico del SSN. I Centri FC potrebbero comunque richiederne l’acquisto alle farmacie territoriali, se il farmaco fosse commercializzabile e disponibile in Italia.

Dott. Cesare Braggion, Direzione scientifica FFC Ricerca


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