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22 Settembre 2022

Il contrassegno auto invalidi per le persone con fibrosi cistica

Autore: Caterina
Argomenti: Vivere con FC
Domanda

Salve volevo chiedervi un informazione per quanto riguarda il rilascio del pass invalidi per quanto riguarda i pazienti FC. Mi spiego meglio: mio figlio è affetto da fibrosi cistica con il 100% d’invalidità per la legge 104 art.3 comma 3. Volevo sapere: il rilascio del pass va in automatico o no? Gli organi preposti del paese in cui abito mi hanno detto che per il rilascio devo avere una certificazione in cui si dichiara che il soggetto non deambula e volevo conferma se è così. Grazie sempre per le cortesi risposte ai miei quesiti.

Risposta

Sappiamo bene che, anche se la mobilità di una persona affetta da fibrosi cistica è fortemente limitata dalla malattia e dalla compromissione polmonare, e i pazienti sono in possesso di riconoscimenti importanti in ambito di tutele e diritti, a oggi purtroppo la fibrosi cistica in quanto malattia respiratoria non dà diritto al contrassegno invalidi. Questo perché a essere considerate sono prettamente le problematiche di natura motoria e visiva tanto che, se ci facciamo caso, il simbolo del pass è una persona stilizzata sulla sedia a rotelle.

Cerchiamo di capire meglio la questione.
Per le persone affette da patologie invalidanti è possibile ottenere il “contrassegno invalidi”, ovvero il tagliando di colore azzurro rilasciato dal Comune di residenza (più esattamente dal sindaco – art.188 del Codice della Strada, CdS, e art.381 del Regolamento di esecuzione del CdS ma normalmente è gestita dall’ufficio di polizia municipale), che permette alle persone con problemi di deambulazione e ai non vedenti di usufruire di facilitazioni nella circolazione e nella sosta dei veicoli al loro servizio.
Non si tratta quindi di un automatismo riconosciuto a tutti gli invalidi civili, né la sua concessione è vincolata alla sola percentuale di invalidità o gravità della malattia, ma è riconosciuto in base a parametri di valutazione medico-legali e all’appartenenza a categorie stabilite dalle norme in vigore. Tra i requisiti vi è il “riconoscimento della capacità di deambulazione sensibilmente ridotta”.
Questo requisito, se riconosciuto, è inserito nei verbali rilasciati dalle commissioni mediche di invalidità civile, handicap, cecità, sordità, disabilità e dal 2012 è previsto per legge che i verbali riportino in chiaro anche l’esistenza o meno dei requisiti sanitari necessari per la richiesta di rilascio del contrassegno invalidi (articolo 5, decreto-legge 9 febbraio 2012 – decreto Semplifica Italia – convertito nella legge 4 aprile 2012, n. 35); infatti, è possibile cercare nel proprio verbale la dicitura che apre o non apre questo diritto.

La commissione può quindi esprimersi in due modi:

  • senza riconoscere il diritto, in questo caso nel verbale verrà riportata la frase “Requisiti di cui all’art. 4 del D.L. 9 Febbraio 2012 n.5: l’interessato non possiede alcun requisito tra quelli di cui all’art. 4 D.L. 9 febbraio 2012 n. 5 attestabili nel verbale di invalidità civile

  • riconoscendo il diritto, pertanto nel verbale si potranno trovare due diciture:
    -“è invalido con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta”
    oppure
    – “art.381 del DPR 495/1992 – contrassegno invalidi (è l’articolo che specifica …//sono previste agevolazioni per la circolazione e la sosta di veicoli al servizio delle persone invalide. Tale condizione è certificabile su tutte le tipologie di verbale…)”.

Sappiamo bene che la mobilità di una persona affetta da fibrosi cistica è fortemente limitata dalla compromissione polmonare e dal conseguente affaticamento, ma purtroppo a oggi la compromissione polmonare non è ancora inserita tra le patologie che comportano una mobilità ridotta, ovvero che comportano una deambulazione compromessa. Sta di fatto che nei verbali di invalidità e di handicap del paziente FC non viene quasi mai riconosciuta. Solo in casi particolari, per esempio a volte nei verbali dei bambini e in quelli di pazienti adulti che si trovano in un percorso di malattia avanzata o in fase pre e post trapianto, è capitato di trovare questa dicitura, in quanto può essere riconosciuta anche solo temporaneamente.

Il suggerimento che possiamo dare è presentare, al momento della visita in commissione medica di valutazione per l’invalidità o/e l’handicap, una certificazione medica specifica ed esaustiva che, in virtù della patologia e della sua espressione o di eventuali complicanze (che richiede di non trovarsi in ambienti affollati, non usare possibilmente i mezzi pubblici, evitare il rischio di entrare in contatto con virus stagionali causa di infezioni respiratorie o gastrointestinali, l’affaticamento, l’accesso frequente al centro di cura spesso collocato in zone a traffico limitato, ecc), riconosca al richiedente l’accesso al diritto così da consentirgli di utilizzare sempre la propria autovettura.
LIFC da anni si batte per far ottenere questo riconoscimento ai pazienti, interfacciandosi con le Amministrazioni Pubbliche e con il Governo, ma a oggi non ha trovato ancora risposta.

Dott.ssa Vanessa Cori, Assistente Sociale Lega Italiana Fibrosi Cistica


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