Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Il limitato rischio di acquisizione di B. cepacia da parte di bambini e adulti con FC

19 Settembre 2019

Il limitato rischio di acquisizione di B. cepacia da parte di bambini e adulti con FC

Autore: Silvia
Domanda

Buongiorno, vivo con mia figlia e il mio compagno entrambi con FC (omozigote F508del l’una e forma atipica l’altro). Entrambi hanno Pseudomonas aeruginosa e Stafilococco aureo MRSA. Sono preoccupata che possa accadere che uno dei due contragga la cepacia. Mia figlia ha 10 anni, potrebbe accadere? O sarebbe più probabile che la prenda il mio compagno, considerata l’età adulta? In ogni caso, mi potete dire come evitare il contagio oltre al contatto diretto? Dove si trova questo batterio? Chiedo anche se, con l’assunzione di Orkambi da parte della bambina e di Symkevi da parte del compagno, le probabilità di contagio da cepacia tra loro o dall’esterno possano diminuire. Grazie.

Risposta

Intanto va detto che l’infezione cronica da Bukholderia cepacia complex nelle persone con fibrosi cistica è andata complessivamente diminuendo negli ultimi anni. Dagli ultimi dati del registro italiano fibrosi cistica (1), la prevalenza di infezione cronica da B. cepacia riguarda il 4,3% dei malati adulti e solo lo 0,3% dei bambini. Quindi, il rischio di contrarre B. cepacia da parte di bambini con FC è praticamente quasi nullo.
L’habitat di B. cepacia complex è costituito dalle più svariate nicchie ecologiche, dal suolo e dalle acque dolci e salmastre, ma il germe è stato isolato anche in svariati altri ambienti. B. cepacia è inoltre presente nella rizosfera (massa del terreno in cui si sviluppano le radici delle piante) di numerose specie vegetali (2). Tuttavia, almeno in passato, la trasmissione del batterio avveniva in ambiente ospedaliero: oggi, con le norme igieniche adottate, questo rischio è molto ridotto. Su questo sito si trovano buone informazione su B. cepacia in una risposta a domanda del 2015, che riteniamo tuttoggi valida (2). Suggeriamo anche una pubblicazione, frutto di una ricerca promossa da questa Fondazione (3).

Sulla questione relativa al possibile effetto protettivo dei farmaci modulatori di CFTR contro l’acquisizione di B. cepacia, dobbiamo dire che non lo sappiamo, perchè non ci sono informazioni pubblicate in merito, ma che nutriamo speranza che le migliorate condizioni dell’apparato respiratorio ottenute in alcuni malati con i farmaci modulatori di CFTR possano essere anche protettive contro la suscettibilità all’infezione batterica.

1) Registro italiano fibrosi cistica 2015-2016,  www.sifc.it/sites/default/files/Registro%20Fibrosi%20Cistica%20%28RIFC%29%20-%20Rapporto%202015-2016.pdf
2) Burkholderia cepacia e ambiente, 25/05/2005
3) Festini F1, Buzzetti R, Bassi C, Braggion C, Salvatore D, Taccetti G, Mastella G. Isolation measures for prevention of infection with respiratory pathogens in cystic fibrosis: a systematic review. J Hosp Infect. 2006 Sep;64(1):1-6. Epub 2006 Jul 10.

G. M.


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora