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3 Ottobre 2022

Il trattamento inalatorio con bicarbonato non ha ancora evidenze cliniche certe in fibrosi cistica

Autore: Jessica
Argomenti: Aerosol, Mucolitici
Domanda

Salve sono la mamma di una bimba di sette anni affetta da FC. Avevo una curiosità da porvi in merito al bicarbonato di sodio da inalare. Leggendo un vostro studio è emerso come il bicarbonato di sodio è fondamentale per sciogliere il muco denso ma anche per ridurre la carica batterica il che non mi ha stupito dato che già da molti anni i suffumigi con bicarbonato sono stati sempre utilizzati quando si avevano raffreddori tosse ecc. La mia domanda è se sarebbe il caso di sostituire lo Hyneb al 7% di salinità con due flaconcini di Rinorex con bicarbonato al 3% visto che appunto contiene anche bicarbonato anche se poco.
E inoltre volevo chiedere se ci sono stati ulteriori studi per identificare un composto che contenga bicarbonato ma anche sale da inalazione nelle quantità necessarie per chi è affetto da FC, anche se immagino che le case farmaceutiche sono più interessate a produrre farmaci di nuova generazione con dei costi più elevati rispetto a quanto potrebbe invece costare un farmaco con sale e bicarbonato che sono due principi economi e di facile reperibilità. Grazie.

Risposta

Sicuramente il ruolo del bicarbonato nella malattia polmonare della fibrosi cistica (FC) merita attenzione, anche per i suoi rivolti terapeutici. La carenza di secrezione di cloro e di bicarbonato dalle cellule epiteliali dei bronchi e l’aumento dell’assorbimento del sodio producono una riduzione del liquido che bagna la superficie epiteliale, che a sua volta ispessisce il muco, rendendolo meno scorrevole. La carenza di secrezione di bicarbonato si accompagna a un pH acido del liquido che bagna la superficie dell’epitelio: ciò è responsabile di una inattivazione di alcune sostanze, che a questo livello hanno un ruolo antibatterico, e di un effetto sulle mucine con un aumento della viscosità del muco bronchiale.
L’inalazione di bicarbonato di sodio potrebbe perciò rappresentare una terapia adiuvante per la malattia polmonare della FC. Ci sono diverse linee di ricerca attive in questo campo (ne abbiamo parlato qui). Dal punto di vista clinico, c’è un unico piccolo studio (questo), senza randomizzazione né controllo, che si proponeva di verificare questa potenziale terapia. I ricercatori hanno valutato la sicurezza, tollerabilità e gli effetti di un aerosol con una soluzione di sodio bicarbonato al 4,2% e 8,4% in 12 adulti con FC. Lo studio pilota non ha consentito di ricavare dati certi sull’efficacia e sulla sicurezza dell’inalazione del bicarbonato di sodio. I dati pubblicati sembrerebbero anzi indicare che dopo circa 60 minuti dall’inalazione il pH torna a ridursi, lasciando intendere che servirebbero inalazioni troppo frequenti per mantenere un pH alcalino nel liquido che bagna l’epitelio bronchiale.

Nonostante un trattamento inalatorio con bicarbonato abbia un razionale, al momento non disponiamo di evidenze di efficacia e sicurezza per poter suggerire l’inalazione di bicarbonato di sodio. L’inalazione di salina ipertonica o di RhDNase hanno invece molte prove di efficacia e di sicurezza per il loro effetto mucolitico e pertanto questi farmaci si sono ampiamente diffusi e rappresentano il “gold standard” della terapia ad effetto sul muco bronchiale (vedi le raccomandazioni del NICE, National Institute of Health and Clinical Excellence).

Dott. Cesare Braggion, Direzione scientifica FFC Ricerca


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