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25 Settembre 2015

Infezioni sessualmente trasmesse e fibrosi cistica

Autore: Marta
Domanda

Buonasera, volevo sapere se esistono infezioni “comuni” trasmissibili sessualmente, particolarmente pericolose per i malati di fibrosi cistica. Sono molto preoccupata: il mio ragazzo ha la FC e il medico di base mi ha detto che potrei avere un’infezione vaginale, forse da Candida, ma devo ancora sottopormi a una visita ginecologica per identificarla con certezza. L’infezione costituisce un pericolo maggiore per il mio ragazzo? È opportuno sospendere i rapporti sessuali, anche se protetti? Vi ringrazio per l’attenzione.

Risposta

Il quesito posto dall’interlocutrice pone l’attenzione sul come, alla luce della nuova epidemiologia della fibrosi cistica, il tema della sessualità sia di grande rilevanza proprio nell’ottica della centralità della persona, anche nell’ambito di una patologia cronica sistemica importante che costringe a un regime terapeutico quotidiano pesante. La fibrosi cistica di per sé non comporta limitazioni al godere di una vita sessuale appagante e il rischio di acquisire infezioni sessualmente trasmesse (IST) è analogo a quello della popolazione generale.

La diffusione delle IST è in aumento a livello mondiale, conseguenza soprattutto del cambiamento dei comportamenti sessuali individuali e collettivi e possono colpire chiunque abbia rapporti o attività sessuali non protetti da sistemi di barriera (preservativo), indipendentemente da età, sesso, tipologia di rapporti. Se un tempo le IST erano considerate appannaggio solo di determinate categorie a rischio, oggi viene posta l’attenzione sulla vulnerabilità della popolazione adolescente-giovane adulta, che non ha vissuto le campagne anti AIDS degli anni ’90 e che sovente riceve una inadeguata informazione sanitaria sessuale.

Per il benessere dell’individuo è importante perseguire la salute sessuale ed è raccomandato un atteggiamento proattivo nell’affrontare la tematica; ciò è particolarmente importante per il giovane con FC anche perché per la frequentazione sanitaria al centro rischia di escluderlo dai programmi informativi messi in opera a livello della medicina generale; spesso inoltre la necessità di dover affrontare gli altri problemi di salute legati alla FC comporta il fatto che l’affrontare la sessualità in tutti i suoi aspetti sia rimandato o dimenticato.

Le IST sono molteplici e di rilevanza e gravità clinica differente (dalla malattia sistemica, all’interessamento locale genitale, al rischio di infertilità nella donna). Occorre sottolineare che per la persona affetta da FC acquisire l’infezione da virus HIV, responsabile di compromissione delle difese immunitarie sino alla sindrome da immuno-deficienza acquisita (AIDS), aggrava il carico terapeutico e incrementa il rischio di infezioni batteriche, virali e da funghi, e che le infezioni epatiche da virus B e C possono aggravare la situazione epatica già provata dalla FC stessa e dal carico di farmaci.

Per quanto attiene l’infezione genitale da Candida, questa può essere frequente e ricorrente nelle persone affette da FC (tanto nella donna che nell’uomo), soprattutto in relazione ai trattamenti sistemici con antibiotici e corticosteroidi; fattore aggravante può essere il diabete, specie se non adeguatamente controllato. E’ riconosciuta una trasmissione sessuale dell’infezione, ma spesso è in causa una alterazione dell’equilibrio normalmente esistente tra i microorganismi che vivono a livello dei genitali e a livello intestinale. Per un trattamento adeguato è necessario una diagnosi eziologica corretta che prevede l’esame ginecologico-urologico con esame microbiologico su tampone locale. La cura prevedere farmaci antifungini in forma di ovuli, creme e lavande associati o meno farmaci per via sistemica per os. Può esser utile associare fermenti lattici e probiotici durante i cicli di terapia antibiotica sistemica. Il trattamento deve comunque essere sotto controllo medico, con corretto inquadramento ginecologico. Importante al fine di prevenire le recidive seguire comportamenti igienico-comportamentali ed estendere il trattamento al partner, con protezione di barriera durante i rapporti sessuali.

Stante la rilevanza dell’argomento e la riconosciuta difficoltà nell’affrontare la tematica, nella routine della pratica clinica sono stati pensati documenti informativi che possono essere di aiuto e offrire lo spunto per rompere il ghiaccio sull’argomento e cercare il giusto dialogo e confronto anche all’interno del centro di riferimento per la fibrosi cistica:
– dal sito della FFC. Fibrosi cistica – parliamone insieme. L’età adulta
– dal sito della SIFC. Sessualità e fibrosi cistica per i giovani e gli adulti
www.medicalnewstoday.com Sexually transmitted infection
www.salute.gov.it/portale/salute/p1_4.jsp?area=Malattie_sessualmente_trasmissibili
– dal sito della Cystic Fibrosis Canada. Sexuality, Fertility and Cystic Fibrosis for Adults.

Dr.ssa Barbara Messore, Centro FC Adulti, Ospedale S.Luigi, Orbassano, Torino


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