Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . La compatibilità di terapie inalatorie per curare i bronchi e le cavità nasali

15 Aprile 2022

La compatibilità di terapie inalatorie per curare i bronchi e le cavità nasali

Autore: Raffaella
Argomenti: Aerosol
Domanda

Buongiorno. Mio figlio ha 14 anni e, a seguito di un controllo con otorino del nostro centro di cura, è stato prescritto uno spray nasale per curare un ingrossamento dei turbinati, nello specifico lo Zhekort con due puff per narice due volte al dì. Leggo sul bugiardino di prestare attenzione ad usare il farmaco se si è affetti da fibrosi cistica. Questo mi lascia perplessa. Potete darmi un ragguaglio?
Inoltre volevo chiedere, facendo i puff al mattino e sera, lui fa anche mattina e sera il Seretide per inalazione: c’è interazione tra i due farmaci? Devo attendere del tempo tra lo spray nasale e il broncodilatatore? Grazie se prendete in considerazione questo miei dubbi. Cordialmente.

Risposta

Il farmaco Zhekort è uno spray nasale a base di cortisone. Questo e molti altri farmaci analoghi hanno ampio uso per i problemi nasali, a tipo rinosinusite cronica con o senza poliposi nasale, molto comuni nella fibrosi cistica. Il farmaco ha un effetto antinfiammatorio ed è indicato per il problema indicato dallo specialista otorino. Non è controindicato nella fibrosi cistica. Va somministrato a cicli di 6-8 settimane ma conviene verificare la lunghezza della terapia con l’otorino o il medico del Centro FC.
Seretide è un altro farmaco da somministrare per via inalatoria. Si tratta di una combinazione di un broncodilatatore a lunga durata d’azione e di uno cortisonico, da usare per l’inalazione bronchiale. Seretide e Zhekort sono tra di loro compatibili: il primo si inala per trattare i bronchi, il secondo si inala per il trattamento delle cavità nasali. È preferibile somministrare prima il Seretide e poi, senza intervallo di tempo, lo spray nasale.

Ribadiamo l’importanza di sciogliere questi dubbi con il fisioterapista o il medico del Centro per la cura della fibrosi cistica di riferimento, che conoscono nel dettaglio i problemi e la terapia della persona interessata.

Dott. Cesare Braggion, Direzione scientifica FFC Ricerca


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora