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11 Dicembre 2023

Le tecniche di fisioterapia respiratoria come la PEP mask e la CPAP

Autore: Matilde
Argomenti: Fisioterapia
Domanda

Buongiorno, sono la mamma di una bimba di 5 anni e siamo appena uscite dall’ultimo ricovero dove ci hanno insegnato per la prima volta la CPAP in sostituzione della pep. Le fisioterapiste ci hanno mostrato l’utilizzo principalmente con ripetizioni e pause come facevamo con la pep e hanno poi accennato dell’utilizzo continuo con maschera nasale che per ora non facciamo. Volevo capire bene il ruolo differente dei due metodi e quale è più efficace come prevenzione e quale invece come aiuto maggiore nei momenti di riacutizzazioni? Grazie mille del chiarimento.

Risposta

La PEP mask (maschera a pressione espiratoria positiva) consiste di una maschera a cui è applicata una resistenza espiratoria variabile, che produce una pressione positiva lungo le vie aeree (da 2 fino a circa 20 cmH2O) per la durata in cui si mantiene lo sforzo espiratorio, contraendo i muscoli espiratori. La pressione positiva è intermittente, cioè si produce solo durante l’espirazione contro una resistenza e non è presente durante l’inspirazione.
La pressione positiva nelle vie aeree consente di attivare la ventilazione collaterale attraverso piccole vie aeree che altrimenti sono chiuse: si favorisce la presenza di aria e un flusso aereo “dietro” le secrezioni ostruenti le vie aeree. Inoltre, il prevenire la chiusura delle vie aeree che avviene precocemente durante l’espirazione in coloro che hanno una ostruzione bronchiale, consente di ridurre l’aria intrappolata e di spostare il livello del respiro più in basso consentendo ai muscoli respiratori e alle forze elastiche del polmone di produrre flussi aerei espiratori più efficienti. Questi ultimi sono il “motore” dell’effetto rimuovente sulle secrezioni bronchiali. La respirazione con la PEP-mask viene eseguita modificando la resistenza espiratoria e perciò anche i flussi espiratori, in modo che siano più o meno veloci e intensi, con la finalità di avere un effetto rimuovente sulle secrezioni bronchiali.

La CPAP (pressione positiva continua nelle vie aeree) è prodotta con strumenti particolari (ventilatori), che portano a livello della maschera nasale e delle vie aeree una pressione positiva che, a differenza della PEP-mask, è continua sia durante l’inspirazione che durante l’espirazione. Gli strumenti che producono una CPAP sono in genere usati per evitare le apnee durante il sonno e nel periodo post-chirurgico della chirurgia toracica per ottenere una più rapida espansione e funzionalità dei polmoni. Strumenti simili possono essere usati sia per erogare una pressione positiva durante l’inspirazione (IPAP) che durante l’espirazione (EPAP). In genere IPAP è maggiore di 4-8 cmH2O rispetto a EPAP. Con entrambe le modalità di ventilazione si riduce il lavoro respiratorio e migliorano i livelli di ossigeno ed anidride carbonica nel sangue.

Ci sono diversi studi che hanno valutato l’efficacia di CPAP e di IPAP+EPAP, in confronto con la PEP-mask, come tecniche di mobilizzazione delle secrezioni bronchiali (per esempio questo, questo e questo).
Tutti gli studi di confronto non hanno mai dimostrato la superiorità di una tecnica o modalità di mobilizzazione delle secrezioni bronchiali rispetto alle altre (come riportato in queste linee guida). I fisioterapisti scelgono e propongono perciò una tecnica sulla base delle caratteristiche della malattia polmonare, dell’efficacia valutata nel singolo, dell’età. Con il variare dell’età e della malattia nei polmoni è perciò possibile che i fisioterapisti propongano una tecnica diversa, con la finalità di adattarsi sempre meglio alle nuove esigenze.

Dott. Cesare Braggion, Direzione scientifica FFC Ricerca


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