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15 Novembre 2021

Le tempistiche per il richiamo del vaccino anti Covid-19 variano da regione a regione

Autore: Vittorio
Argomenti: Covid-19, Vaccini
Domanda

Nonostante notizie di stampa, non mi risulta ancora possibile ricevere la terza dose del vaccino anti Covid-19 per noi pazienti con fibrosi cistica. Ho contattato sia il mio Centro di riferimento che la mia USSL, ma entrambi mi hanno riferito di non aver ricevuto ancora disposizioni operative. Sono ormai trascorsi ben più di sei mesi dalla seconda dose e comincio a essere preoccupato. Di contro ho visto che per i soggetti ultra sessantenni (pur in assenza di patologie) è possibile già ricevere la terza dose. Avete notizie al riguardo? Si possono effettuare appropriati solleciti?

Risposta

Il richiamo (chiamato comunemente terza dose) del vaccino anti Covid-19 è pratica sanitaria raccomandata dagli Enti Regolatori dei Farmaci Europeo (EMA) e Italiano (AIFA) e sancita da disposizione specifica a livello nazionale in tutto il paese per impedire il diffondersi della pandemia di Covid-19 in corso. Alle prime categorie di persone a cui il richiamo doveva essere somministrato (ultra 80 anni, fragili, sanitari) si sono via via aggiunte altre classi di soggetti e, dall’inizio di dicembre, probabilmente saranno somministrabili le terze dosi anche a tutta la popolazione di età superiore ai 40 anni. La scelta di questa priorità nella somministrazione del richiamo del vaccino è basata sul fatto che è necessario, in primis, proteggere tutte le persone a maggior rischio di contrarre un’infezione grave o di diffonderla (come nel caso dei sanitari) e la cui protezione anticorpale potrebbe essersi ridotta, perché anche la somministrazione delle prime dosi era stata fatta in anticipo rispetto al resto della  popolazione. È quindi assolutamente imperativo che le regioni si organizzino per far fronte al programma vaccinale secondo le linee guida esposte e che le persone con fibrosi cistica, comprese nella categoria dei fragili, ricevano al più presto il richiamo del vaccino anti Covid-19. Poiché, però, in campo sanitario l’autonomia delle singole regioni è molto ampia, è difficile conoscere la tempistica prevista localmente ed è compito di ogni Centro FC esercitare le dovute pressioni a livello regionale, al fine di far rispettare le disposizioni nazionali.

Dott.ssa Laura Minicucci, FFC Ricerca


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