Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . L’impatto dell’infezione Covid-19 e dell’efficacia vaccinale, anche sulle persone con fibrosi cistica

24 Gennaio 2022

L’impatto dell’infezione Covid-19 e dell’efficacia vaccinale, anche sulle persone con fibrosi cistica

Autore: Elena
Argomenti: Covid-19, Vaccini
Domanda

Buonasera a tutti, mio marito ha 41 anni con la FC fin dalla nascita (con i primi sintomi dopo diversi anni) e con tutte le complicazioni causate dalla malattia. Fortunatamente da dicembre 2019 ha iniziato la terapia con Kaftrio + Kalydeco e la vita è cambiata radicalmente.
L’arrivo del Covid-19 però ha stravolto tutti i nuovi progetti e ora la preoccupazione non solo di venire contagiati, ma anche di sviluppare una forma grave di malattia, è alta nonostante abbia già ricevuto le 2 dosi + la 3a di richiamo.
Volevo quindi chiedere se nella famosa “categoria fragile” in terapia intensiva, di cui si parla nei giornali, sono incluse anche persone con FC e se si è a conoscenza di quali strascichi queste persone potrebbero portarsi dietro dopo aver contratto il virus, per esempio se la capacità polmonare si abbassa per chi, come mio marito, ha già una percentuale piuttosto bassa (attorno al 50%).
Grazie infinite.

Risposta

Il Congresso della Cystic Fibrosis Foundation americana, tenutosi a novembre dello scorso anno, ha nuovamente confermato che l’infezione da Covid-19 nella popolazione FC ha un impatto sovrapponibile a quello riferito alla popolazione generale, nonostante l’apparente aumentata vulnerabilità al virus in soggetti con una compromissione broncopolmonare di base.

Per poter quindi provare a ipotizzare i rischi che corre un soggetto affetto da fibrosi cistica, qualora venisse infettato dal virus del Covid-19, possiamo far riferimento alla più recente relazione dell’Istituto Superiore di Sanità. Sulla base di questi dati, pubblicati in data 8 gennaio 2022, risulta che, nella fascia di età 40-59 anni, nell’ambito dei soggetti che hanno effettuato il ciclo completo di vaccino comprensivo della terza dose, solo lo 0,31% si è infettato, il 0,0035% è stato ospedalizzato, il 0,00089%è stato ricoverato in terapia intensiva e il 0,00023% è deceduto. In sintesi, crediamo che anche chi è affetto da fibrosi cistica, ovviamente continuando a seguire scrupolosamente le raccomandate procedure di prevenzione (mascherine, distanziamento sociale, …), possa confidare in un futuro non gravato da problemi importanti legati alla infezione dal virus del Covid-19.

Dott.ssa Laura Minicucci, FFC Ricerca


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora