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13 Dicembre 2021

Pancreatite ricorrente e alimentazione, come comportarsi?

Autore: Giulia
Domanda

Sono una ragazza di 23 anni con fibrosi cistica atipica in eterozigosi composta G542X/D1152H. Negli ultimi anni ho avuto 3 episodi di pancreatite, i primi 2 a distanza di circa un anno e ora il terzo episodio a distanza di circa 2 anni. L’ecografia al pancreas è negativa e a distanza di 5 giorni i valori degli enzimi stanno scendendo. Sto ancora facendo flebo di fisiologica ed elettroliti e ho iniziato a mangiare carboidrati. Vorrei sapere quali alimenti posso introdurre e se una volta rientrati i valori posso ricominciare a mangiare tutto compreso condimenti, dolci, ecc, dato che comunque devo seguire una dieta ipercalorica per la FC o se devo continuare a seguire una dieta senza grassi e per quanto tempo.

Risposta

La pancreatite ricorrente è complicanza rara in fibrosi cistica, ma relativamente frequente nei soggetti con mutazioni CFTR associate a sufficienza pancreatica digestiva. In un prossimo futuro i modulatori della proteina CFTR potranno giocare un ruolo importante anche nella prevenzione di questa complicanza.
Secondo le ultime linee guida europee (ECFS guidelines 2018), i principi della gestione della pancreatite in fibrosi cistica non sono sostanzialmente differenti da quelli validi per la pancreatite non FC. Tuttavia, in FC è necessario prestare particolare attenzione alla diminuita concentrazione di sali nel sangue, che è molto probabile in associazione al quadro di disidratazione sempre presente in corso di pancreatite acuta.
Nelle linee guida riferite alla pancreatite acuta e cronica, anche non FC (ESPEN, 2020), viene affermato che nella pancreatite acuta l’alimentazione per via orale deve cominciare non appena si dimostri ben tollerata, indipendentemente dall’alterata concentrazione nel sangue degli enzimi pancreatici. E che, in caso di pancreatiti ricorrenti, dopo la risoluzione del singolo episodio acuto non è necessario seguire una dieta povera di grassi mentre è necessario mantenere un attento controllo per evitare l’insorgenza di uno stato nutrizionale deficitario. Dovrebbero essere evitati, oltre alle bevande alcoliche, solo alimenti molto ricchi di fibre.

Dott.ssa Laura Minicucci, FFC Ricerca


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