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6 Settembre 2010

Polimorfismo M470V: irrilevante in assenza di mutazioni CFTR

Autore: Simone
Domanda

Io e mia moglie ci siamo sottoposti agli esami di screening della fibrosi in cistica prima di cominciare eventualmente i cicli di trattamento per Inseminazione Intrauterina. Mia moglie è risultata positiva per una mutazione CFTR (portatrice sana), mentre io pur risultando negativo allo screening allargato su 200 mutazioni, presento solo una “variante cromatografica poliformica M470V in eterozigosi”. Potrebbero esserci i presupposti per pensare ad una fecondazione in vitro?

Risposta

Dobbiamo supporre che ci scrive volesse chiedere se esistono le indicazioni per una Inseminazione in Vitro ai fini della “Diagnosi Genetica Preimpianto” (PGD) . La PGD, di cui su questo sito si possono trovare molte informazioni, è quella procedura che permette di diagnosticare lo stato genetico dell’embrione prima del suo impianto in utero. E’ indicata qualora esista una condizione di rischio genetico elevato di malattia FC (o altre malattie genetiche gravi) .

In base al risultato del test genetico FC eseguito nella coppia (ricerca di 200 mutazioni del gene CFTR) non c’è nessuna indicazione alla PGD: la donna infatti è risultata portatrice di una mutazione del gene CFTR, lui è risultato “non portatore” (negativo alla ricerca di 200 mutazioni). Il rischio che possano avere un figlio affetto da FC è molto basso: si può stimare circa 1 su 1000, ma il laboratorio che ha eseguito il test potrebbe fare una valutazione più precisa.

Il dubbio che è avanzato riguarda il fatto che lui è risultato portatore anche della variante “M470V”. M470V è un “polimorfismo ” del gene CFTR. Significa che all’interno del gene CFTR c’è un tratto di DNA che ha una certa sequenza che può essere di tipo M (variante M) oppure di tipo V (variante V) (1). Il trovare l’una o l’altra variante non implica nessun significato di patologia o rischio di trasmettere patologia. E’ vero che alcune ricerche hanno indicato che la variante V è la più comune, mentre la variante M è più rara e spesso è “in associazione” con una vera e propria mutazione del gene CFTR, quale DF508 o altre mutazioni più rare (2). Per cui, trovare la variante M rappresenterebbe un segnale di sospetto e consiglierebbe di approfondire l’indagine genetica. In questo caso la ricerca delle mutazioni è stata già estesa ad un numero molto elevato di mutazioni ed ha avuto risultato negativo. Perciò la presenza di M470V ( e più particolarmente, nel caso del soggetto che scrive, delle sue varianti M e V “in eterozigosi” ,vale a dire una diversa dall’altra su ciascun cromosoma 7 contenente il gene CFTR) non riveste alcun significato.

1) Cuppens H, Teng H et all “CFTR haplotype backgrounds on normal and mutant CFTR genes”, Hum Mol Genet 1994;3:607-14

2) Ciminelli BM, Bonizzato A et all “Highly preferential association of NonF508del CF mutations with the M470V allele” , Journal of Cystic Fibrosis 2007;6:15-22

G. Borgo


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