Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Preoccuparsi per lo Stafilococco aureo?

10 Ottobre 2005

Preoccuparsi per lo Stafilococco aureo?

Autore: rosi
Argomenti: Stafilococco
Domanda

A mia figlia hanno riscontrato nell’escreato lo stafilococco questa è la seconda volta, in due successivi controlli devo preoccuparmi? Durante l’ultimo controllo la bambina era raffreddata ma i polmoni erano puliti, al centro mi hanno detto di non preoccuparmi che non è nulla di preoccupante e che non si puo parlare di infezione cronica. La bambina anche se era raffreddata, ora non lo è più, non era inappetente cresce bene ha due anni appena compiuti pesa 15Kg ed è alta 91 centimetri. In attesa di vostra risp vi ringrazio anticipatamente.

Risposta

In linea di massima l’isolamento di Staphylococcus aureus in un bambino piccolo con FC che sta bene non dovrebbe preoccupare, anche se è bene discuterne con il medico del centro.

Lo Stafilococco aureo alberga facilmente nelle vie aeree di pazienti giovani con fibrosi cistica. Si ritiene che l’infezione da Stafilococco aureo possa causare danno bronchiale e quando ci sono sintomi e segni di infezione respiratoria, con presenza dimostrata del batterio nelle colture di escreato, si ritiene necessario trattare con antibiotici attivi su quel ceppo di Stafilococco. Controversa è invece la questione se trattare lo Stafilococco in assenza di sintomi: questo batterio infatti può rimanere a lungo come semplice colonizzatore dell’albero respiratorio, frequente riscontro del resto, soprattutto nel naso, anche in persone senza CF che stanno bene.

Tuttavia, a più riprese si è pensato che trattare in via preventiva lo Stafilococco aureo, anche prima della sua dimostrabile comparsa, possa prevenire l’infezione da questo germe e il danno broncopolmonare che ne deriva.

Una revisione critica della letteratura scientifica ha esaminato quattro studi basati sulla comparazione tra soggetti trattati e soggetti non trattati con antibiotico profilattico, tra pochi giorni e 6 anni di vita, 303 partecipanti in tutto. L’isolamento di Stafilococco si aveva in un minor numero di soggetti nel gruppo dei trattati rispetto ai non trattati, ma i trattati presentarono più frequentemente colonizzazione da Pseudomonas aeruginosa tra i 4 e i 6 anni. Non vi era invece differenza tra trattati e non trattati per quanto riguardava la funzione respiratoria, lo stato di nutrizione, la necessità di antibiotici aggiuntivi, i ricoveri ospedalieri e reazioni secondarie(1). Dunque non sappiamo ancora con chiarezza se una prevenzione antibiotica contro lo Stafilococco iniziata molto precocemente rappresenti o meno un vantaggio alla distanza per un soggetto FC(2). Sull’argomento si veda anche la domanda su questo sito del 14/09/05 Quando trattare lo Stafilococco aureo.

Smith A, Walters S. Prophylactic antibiotics for cystic fibrosis. Cochrane Database Syst Rev 2003;(3):CD001912

Smith A. Prophylactic antibiotics in cystic fibrosis: a convinction without evidence? Pediatr Pulmonol 2005 Sep 30 (Epub)

G. M.


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora