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23 Febbraio 2009

Prevenzione nel bambino con fibrosi cistica

Autore: Patrizia
Domanda

Oggi si parla tanto di PREVENZIONE e sua fondamentale importanza in FC (faccio riferimento alle parole del Prof. Wine nel discorso di apertura del congresso CF di Orlando 2008, visibile online). Un bambino FC che nasce oggi in Italia che tipo di prevenzione fa? Cordiali saluti.

Risposta

La prevenzione per un soggetto nato con fibrosi cistica copre una vasta gamma di interventi, mirati soprattutto a: mantenere un buono stato di nutrizione ed una crescita normale, ridurre l’impatto delle infezioni respiratorie. La diagnosi precoce attraverso screening neonatale ha soprattutto questo scopo: prevenire, preparare il terreno per difendersi meglio contro la malattia.

L’assicurare una crescita normale ed un equilibrio dello stato nutrizionale fin dai primi mesi vita si sa essere fondamentale nel favorire una buona difesa contro le infezioni respiratorie ed a mantenere una buona funzionalità respiratoria. Questo si ottiene assicurando un buon compenso digestivo con l’impiego di enzimi pancreatici, un generoso apporto calorico e la supplementazione con vitamine, le cosiddette “liposolubili” in particolare.

Le infezioni respiratorie da virus possono facilitare l’innesco di colonizzazione batterica. Pertanto, almeno quelle principali vanno contenute per quanto possibile con l’impiego precoce di tutti i vaccini antivirali oggi disponibili: vaccini per influenza, morbillo, rosolia, parotite, varicella. Alcuni centri suggeriscono anche gli anticorpi (monoclonali) anti-virus respiratorio sinciziale nel lattante nella stagione epidemica. Suggeriti anche i vaccini anti epatite e quello per Rotavirus (agente di infezioni intestinali). Per i batteri, suggeriti i vaccini antipertosse, anti-emofilo, ed anche anti-pneumococco (eptavalente nel bambino piccolo e 23-valente dopo i 5 anni). Non disponiamo ancora di un vaccino anti-Pseudomonas, ma sono in corso parecchi studi in questa direzione.

Il trattamento precoce e sostenuto della comparsa di Pseudomonas aeruginosa (il cosiddetto “trattamento eradicante”) è oggi ritenuto irrinunciabile per prevenire o rinviare di molto l’infezione cronica da parte di questo batterio. Incerto è il significato preventivo della fisioterapia respiratoria drenante in bambini assolutamente senza sintomi.

L’educazione dei famigliari a cogliere ogni piccola deviazione dall’andamento normale di salute e i controlli frequenti presso un centro specializzato hanno soprattutto significato preventivo: evitare difetti di crescita e carenze nutrizionali, evitare che esacerbazioni respiratorie possano essere sottovalutate e protrarsi logorando l’apparato respiratorio. Così pure i frequenti controlli batteriologici servono a prevenire l’instaurarsi cronico di germi patogeni importanti. Ha valore preventivo contro alcune infezioni la limitazione dei contatti tra malati.

Concludendo, il concetto di prevenzione per un malato di fibrosi cistica è l’attenzione a 360 gradi, fin dalla nascita, a non concedere spazi ai processi patologici tipici della malattia e ad evitare complicanze, ma anche a favorire nel bambino una vita attiva, socialmente e fisicamente, come base di salute complessiva e di utilizzo pieno di tutte le sue risorse vitali. Su queste linee di comportamento si muovono in genere i centri FC italiani, e fondamentali sul piano preventivo sono i controlli periodici presso un centro specializzato, anche quando il bimbo sta apparentemente bene.

G.M.


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