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9 Marzo 2020

Quando l’amilasi e altri enzimi pancreatici sono elevati nel siero

Autore: Elisa
Domanda

Salve a tutti. Ho 34 anni e vivo all’estero. In seguito a un check-up, per due volte mi è stata rilevato il valore dell’amilasi alto (analisi però fatte non a digiuno). Sono molto magra e ossatura piccola, sono alta 1.60 per 41 kg. Ho un’intolleranza al lattosio. Ho problemi di fiato corto, ma ho sempre pensato perchè sono ansiosa. Il medico mi ha prescritto il test del sudore per scrupolo. È possibile che abbia la fibrosi cistica? Ho paura a dire il vero. Grazie per il supporto, attendo risposta. Buona giornata.

Risposta

Se il medico personale ha ravvisato l’opportunità di un test del sudore, significa che ha rilevato qualche elemento, al di là dell’ansia, che giustifica una tale decisione. Qui possiamo solo commentare il dato dell’ amilasi alta. L’amilasi è uno degli enzimi pancreatici (oltre a tripsinogeno e lipasi) che talora si misurano nel siero, soprattutto quando vi sia un sospetto di pancreatite. In questa malattia gli enzimi pancreatici nel siero sono molto elevati: non sappiamo quanto sia esattamente il livello di amilasi pancreatica segnalato nella domanda. Va detto che alcuni casi di fibrosi cistica atipica possono presentarsi con pancreatite acuta ricorrente come sola espressione della malattia: questa peraltro si accompagna in genere a consistenti dolori addominali e con forte elevazione di amilasi nel siero. Per completezza, dobbiamo anche dire che alcune forme di fibrosi cistica classica, che conservano intatta o quasi la funzionalità pancreatica, possono in qualche caso presentare episodi di pancreatite acuta. Queste forme di fibrosi cistica, anche senza presentare mai pancreatite, possono avere dei modesti incrementi di enzimi pancreatici nel siero, amilasi compresa. È possibile che il medico curante abbia avuto in mente queste cose nel prescrivere il test del sudore.

G. M.


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