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24 Marzo 2014

Ritorno di Aspergillus fumigatus senza reazione immunoallergica (ABPA)

Autore: Carla
Domanda

Buongiorno, ho 30 anni, da adolescente ho avuto problemi di ABPA (Aspergillosi broncopolmonare allergica) con IgE alte, curata efficacemente con Sporanox. Oggi, dopo anni di assenza, nell’ultimo escreato c’è la presenza di Aspergillus fumigatus ++, ma le IgE sono nella norma. Mi chiedevo cosa può significare questa ricomparsa e se si cura ancora con lo Sporanox. Grazie

Risposta

Immaginiamo che questo problema sia inserito in un quadro di fondo di fibrosi cistica.

In questa malattia, si annida abbastanza frequentemente nell’albero respiratorio un fungo microscopico chiamato Aspergillus fumigatus. Si tratta di un fungo molto diffuso in natura e tutti, in misura maggiore o minore, ne respiriamo le spore. In condizioni normali queste vengono regolarmente rimosse dalla cosiddetta “clearance muco ciliare” delle vie aeree (il meccanismo con cui le cilia bronchiali e il muco ci liberano dalle particelle estranee inalate). Nella fibrosi cistica questo meccanismo di clearance è compromesso e di conseguenza alcuni microrganismi tendono a rimanere a lungo nel tratto respiratorio, dove trovano un ambiente adatto per crescere e moltiplicarsi. I funghi e in particolare l’Aspergillus fumigatus sono tra questi. Abitualmente questo fungo si comporta da innocente e può abitare a lungo l’albero respiratorio senza creare problemi. Eccezionalmente diventa invasivo, provocando infezione e danno diretto al polmone: si parla di “Aspergillosi invasiva”: è una condizione che si verifica quando vi è una certa immunodepressione (ad esempio nei trapiantati d’organo). Nella fibrosi cistica ciò che può avvenire invece con una certa frequenza è una particolare forma di reazione allergica alle sostanze prodotte dal fungo: si parla di Aspergillosi Broncopolmonare Allergica (ABPA). Ne sono spia alcuni anticorpi che si elevano nel sangue, soprattutto le immunoglobuline E (IgE), totali o specifiche per il fungo, ma anche altri tipi di anticorpi (IgG o precipitine). Il trattamento dell’ABPA si basa su somministrazione di cortisonici per frenare la reazione allergica e anche di un antibiotico anti-fungino (il più usato è l’itraconazolo o sporanox) per eliminare per quanto possibile il fungo. Un tale trattamento ha vari gradi di successo, ma prevalentemente funziona. Tuttavia, questo non significa che l’Aspergillus fumigatus rinunci definitivamente a colonizzare il tratto respiratorio, poiché le condizioni per ospitare le spore inalate in questa malattia rimangono, mentre la risposta immunoallergica può non esserci per molto tempo: dipende dal’età e dalla condizione immune del momento. E’ la ragione per cui il fungo può ricomparire nello sputo anche dopo anni di sua assenza. In assenza della reazione immunoallergica (IgE normali), in genere ci si astiene dal trattamento antifungino, anche se non vi è in proposito uniformità di convinzioni e di comportamenti.

G. M.


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