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19 Marzo 2024

Sintomi sospetti richiedono un percorso diagnostico con test più approfonditi, anche per altre malattie

Autore: Silvano
Argomenti: Diagnosi FC
Domanda

Buongiorno, vi scrivo per un parere sulla mia situazione. Ho 56 anni. Sin da bambino ho sofferto di otiti, sinusite e bronchiti. Sono stato operato per intervento di radicale all’orecchio destro all’età di 15 anni (non ho più timpano e ossicini) e di sinusite due volte sia mascellare che frontale nel 2015 e nel 2017 ma le sinusiti proseguono. Ho alcune bronchietctasie cilindriche ai lobi inferiori dei polmoni, in particolare al sinistro. Ho un’infezione cronica da Pseudomonas aeruginosa (100mila UFC/ml) rilevato sia su campione di espettorato (eseguito due volte a distanza di un anno l’una dall’altra) che su BAL. Tentativo di eradicazione fallito. Ho anche sensibilità all’Aspergillus fumigatus. ho anche avuto tre volte infezione da SARS-CoV-2.
L’esame di broncoreversibiltà eseguito a maggio dell’anno scorso è risultato negativo per cui ho scoperto di essere stato trattato per anni come asmatico erroneamente. Continuo ad avere ostruzione lieve-moderata alla spirometria. DLCO nella norma.
Dopo di che si è posta richiesta di approfondimenti per sospetta fibrosi cistica. Da questo autunno mi è stata cambiata terapia e inserito Laventair ed ho effettuato presso centro accreditato per la fibrosi cistica quanto segue. Test sudore: 30 novembre 2023 – 30 mEq/L (valore borderline); 18 gennaio 2024 – 41 mEq/L (valore borderline9; 12 febbraio 2024 – 36 mEq/L (valore borderline). Ricerca di mutazioni (esame di II livello): Soggetto non portatore delle varianti patogenetiche ricercate. Si consiglia consulenza genetica. Polimorfismi Poli T, Intr. 8= 7t/7t. Funzionalità renale, fegato, emoglobina glicata, valori tiroide tutto nella norma.
Chiedo a questo punto il Vostro parere: dati i risultati riportati e la sintomatologia a cosa può essere dovuto il risultato borderline del test del sudore? Ringraziando anticipatamente per la Vostra attenzione, porgo cordiali saluti.

Risposta

Nei casi dubbi, come quello descritto dal nostro interlocutore, occorre far riferimento ai sintomi, al cloro sudorale, alla genetica.
La sintomatologia e i rilievi descritti sono compatibili con la fibrosi cistica, ma anche con altra patologia. Oltre alla broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO, c’è stata abitudine al fumo in passato?), occorre considerare anche la dismotilità ciliare, responsabile sia di sinusopatia che di bronchiectasie. In questo caso i test diagnostici sono rappresentati dalla misura del movimento-battito ciliare o dalla microscopia elettronica delle cilia, prelevate con “brushing” delle cellule nasali.
Il valore del cloro sudorale è nel range dubbio (30-60 mEq/L), anche se più vicino al limite inferiore.
Per quanto riguarda la genetica, con indagine di 2° livello si intende uno “scanning” completo del gene CFTR, fatto oggi con metodo di sequenziamento di nuova generazione (NGS = Next Generation Sequencing): questo metodo è in grado di rilevare anche varianti rare. Non siamo peraltro sicuri che si tratti di questo metodo di indagine poiché il nostro interlocutore riferisce di un referto che riporta: “Soggetto non portatore delle varianti patogenetiche ricercate”. Questo referto farebbe supporre che in realtà è stata fatta una indagine di 1° livello con ricerca delle più comuni varianti patogenetiche. Se così fosse, sarebbe necessario passare ad un sequenziamento completo del gene CFTR con uso della tecnica NGS per identificare anche varianti rare.
Infine, nei casi dubbi, è importante ricorrere, per la diagnosi di fibrosi cistica, allo studio del potenziale elettrico nasale, che valuta la funzione del canale del sodio e del cloro delle cellule nasali. Questa indagine è piuttosto complessa e possibile solo in alcuni centri specialistici per la fibrosi cistica.

Per riassumere, l’iter diagnostico di approfondimento dovrebbe comprendere un test genetico di secondo livello con NGS (verificare se è già stato fatto), l’esclusione di una patologia delle cilia (misura del battito ciliare e della microscopia elettronica delle cilia, effettuate su cellule nasali) e di BPCO, ed eventualmente la misura della differenza di potenziale elettrico nasale.

Dott. Cesare Braggion, Direzione scientifica FFC Ricerca


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