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12 Gennaio 2023

Sul quarto richiamo del vaccino anti COVID-19 per una ragazza con fibrosi cistica

Autore: Emiliano
Argomenti: Covid-19
Domanda

Buonasera vorrei avere l’opinione di un esperto sulla quarta dose del vaccino anti Covid, si o no? Mia figlia di 12 anni con FC ha fatto 3 dosi di vaccino (l’ultima a settembre) ed ha avuto il Covid a maggio in maniera pressoché asintomatica. Oggi ci è giunta la convocazione per la quarta dose.
Visto però che a seguito della terza dose ha avuto problemi quali tremori e svenimento (oltre alla classica febbre), è consigliabile procedere ad una quarta dose? Vi pongo questa domanda poiché (da ciò che ho letto) pare che le nuove mutazioni Covid che stanno arrivando, e prenderanno il sopravvento, sembra riescano ad eludere il vaccino. La dose che farebbe ora è di un vaccino che può proteggere in parte o sarebbe un richiamo della stessa tipologia di vaccino fatta a settembre? Perché, se così fosse, non converrebbe fare prima un test sierologico per valutare il quantitativo di anticorpi ed eventualmente pensare al richiamo con i possibili effetti indesiderati? Grazie.

Risposta

I dati raccolti dagli studi scientifici mostrano che gli anticorpi neutralizzanti contro il virus del COVID-19 iniziano a diminuire 2-4 mesi dopo la terza dose di vaccino e/o dopo l’infezione virale. È questo il motivo per cui viene consigliata un’ulteriore dose di richiamo, che permette di mantenere sufficientemente alto il livello di protezione. La quarta dose di vaccino si basa, comunque, sulla difesa verso le stesse varianti considerate per la terza dose, non essendo al momento prevedibile, in tempi brevi, il riferimento a nuove eventuali varianti del virus.

I risultati degli ultimi studi pubblicati (qui), pur confermando il relativo scarso impatto negativo dell’infezione da Sars-CoV-2 nei pazienti con fibrosi cistica, ha comunque dimostrato una discreta frequenza di ospedalizzazione (dal 18,2% al 58,1%) associata all’infezione di Sars-CoV-2, con massima incidenza nei pazienti con valori di funzionalità respiratoria ridotta (FEV1<70%), diabete, età superiore ai 40 anni, deficit nutrizionale, precedente trapianto polmonare.
Tra le reazioni avverse alla vaccinazione anti COVID-19 descritte (qui), sono compresi anche disturbi all’apparato vestibolare dell’orecchio, che possono portare alla comparsa di vertigini, come nel caso segnalato nella domanda. Questo tipo di effetto collaterale è stato considerato tra gli eventi avversi lievi e di rapida risoluzione.

Sulla base delle considerazioni riportate pensiamo, se in accordo con i medici curanti che seguono la ragazza, che sia prudente proseguire il programma vaccinale effettuando la quarta dose di vaccino. L’eventuale dosaggio preventivo degli anticorpi ancora circolanti, può trovare una ragione qualora gli effetti avversi segnalati fossero risultati davvero importanti, considerando, comunque, che questa indagine non sempre è in grado di fornire risultati affidabili e rappresentativi delle reali possibilità di difesa del singolo paziente.

Dott.ssa Laura Minicucci, clinico FC FFC Ricerca


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