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22 Luglio 2019

Vivere con FC a Tenerife

Autore: Alessio
Domanda

Buongiorno! Volevo sapere cosa ne pensate sulla qualità di vita di un paziente FC che potrebbe avere a Tenerife e se ci sono centri sull’isola attrezzati e all’avanguardia come qui in Italia. Inoltre vorrei sapere come funzionerebbe il passaggio di un paziente da un paese all’altro. Grazie come sempre.

Risposta

In Spagna sono presenti diversi Centri di Cura per la Fibrosi Cistica ed è possibile consultarli sul sito dell’associazione spagnola Fibrosis Quistica.
Nelle Isole Canarie sono presenti due strutture che curano pazienti con fibrosi cistica: l’Ospedale Universitario Nuestra Señora De La Candelaria sull’isola di Tenerife e l’Ospedale Materno Infantile nella città di Las Palmas, sull’isola Gran Canaria. In entrambe le strutture ospedaliere, come si può vedere nel sito sopracitato, sono presenti referenti per il paziente adulto.
Non avendo elementi per poterci esprimere sulla qualità delle cure e dei servizi dei Centri di Cura spagnoli, consigliamo di rivolgersi al proprio Centro di Cura per eventuali indicazioni e riscontri.

Per il trasferimento da un Paese all’altro, è bene ricordare che i diritti e le tutele riconosciuti in Italia sono garantiti da leggi italiane, all’estero potrebbe non essere lo stesso. Ci sono molte sfaccettature che variano, soprattutto se la persona intende trasferirsi per un breve periodo di tempo o per un cambio radicale, spostando anche la propria vita e la residenza. Sicuramente, scegliere un Paese appartenente alla Comunità Europea consente qualche garanzia in più. In ultima analisi, è bene quindi informarsi prima di partire.

Qui di seguito qualche link istituzionale per partire preparati:
• pagamento della pensione di invalidità all’estero, si veda il sito Inps www.inps.it;
• diritto alle cure all’estero, si navighi nella pagina del sito del Ministero della Salute www.salute.gov.it;
• la tessera TEAM – Tessera europea assicurazione malattia www.salute.gov.it.

Nota redazionale
La domanda pone anche la questione della possibile qualità di vita nell’isola di Tenerife. Per rispondere bisognerebbe condividere il significato della qualità di vita, che dipende da molti fattori. Il primo riguarda quanto una persona gradisce un cambio di residenza, permanente o transitorio, se di questo si tratta, e quindi di ambiente, fisico e sociale, in cui la persona, con l’eventuale famiglia, vivrà e svilupparà i suoi interessi, i suoi rapporti e la sua attività. Il fattore salute nella qualità di vita ha a che fare con l’attitudine personale a mantenere efficacemente un adeguato programma di cure, che potrebbe anche avere nel clima marino insulare un favorevole supporto, specialmente se la persona interessata riesce a sfruttare bene l’attività fisica, anche a contatto con il mare e l’atmosfera salso-iodica. Naturalmente, occorre costruire una buon rapporto ed un’efficace alleanza con il centro di cura locale, cominciando con il proporre una dettagliata relazione clinica redatta dal centro italiano da cui la persona ad oggi è seguita. Utile nei primi tempi portare con sé i farmaci che si assumevano regolarmente in Italia.

Dott.ssa Vanessa Cori Assistente Sociale, Lega Italiana Fibrosi Cistica Onlus, Roma


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