Bisognerebbe conoscere le ragioni per cui è stato richiesto il test del sudore.
Le concentrazioni di cloro nel sudore sono così suddivise riguardo alla loro valenza diagnostica per un sospetto di fibrosi cistica:
- inferiori a 40 mMol/L: valori normali (eccezionali sono i casi di FC con tali valori);
- tra 40 e 59 mMol/L: valori borderline (possono includere sia soggetti sani che soggetti con fibrosi cistica, questi di solito con una forma mite di malattia);
- superiori a 59 mMol/L: valori suggestivi di fibrosi cistica, anche se vi sono rarissimi casi di falsa positività.
La dieta a molto basso contenuto di sale per alcuni giorni abitualmente riduce i livelli di cloro nel sudore nei soggetti senza fibrosi cistica, non li riduce o li riduce di poco nei soggetti con fibrosi cistica (1, 2).
Nei casi con test del sudore borderline, tuttavia, se vi sono sintomi in qualche misura compatibili con fibrosi cistica, è corretto ripetere il test del sudore, con o senza dieta iposodica: importante eseguire il test del sudore in doppio (stimolazione e prelievo su entrambi gli avambracci) e ottenere almeno 75 mg di sudore su ciascuna prova. La concordanza di valori di cloro tra i due test rende affidabili i risultati. Nelle situazioni di incertezza è comunque necessario ricorrere al test genetico per identificare eventuali mutazioni del gene CFTR.
1) Canciani M, Forno S, Mastella G. Borderline sweat test: criteria for cystic fibrosis diagnosis. Scand J Gastroenterol Suppl. 1988;143:19-27.
2) Mastella G, Buffatti G, Mantovanelli S. Sweat test using aldosteron and the low-sodium diet. Fracastoro. 1966 Jul-Aug;59(4):374-90.