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9 Maggio 2017

Trattare lo Stafilococco aureo in un bambino con FC che sta bene?

Autore: Rosanna
Argomenti: Batteri, Stafilococco
Domanda

Il mio bambino, di due anni appena compiuti, è affetto da FC con mutazioni F508del e la seconda ancora sconosciuta. In due anni mai avuta nemmeno mezza influenza. La malattia fu scoperta per caso dopo una gastroenterite virale con conseguente disidratazione. Pancreas sufficiente e ottima crescita sul 90° percentile. Durante il primo day hospital, dall’esame dell’aspirato faringeo risultò presenza di Stafilococco aureo, che però ci fu detto essere abbastanza innocuo e non abbiamo avuto terapie da fare. A distanza di sette mesi, dopo un nuovo controllo, lo Stafilococco è sempre presente ma dicono al centro di riferimento che sono cambiati i protocolli internazionali e quindi si deve fare una cura di antibiotico per tre volte al giorno per dieci giorni al mese, per quattro mesi. Da premettere che durante questi sette mesi, con inverno rigido, non c’è stato alcun raffreddore e non ha avuto tosse, vi chiedo se sia necessaria questa cura di antibiotici ora che andiamo incontro all’estate e al caldo, soprattutto perché ho letto in rete che non sarebbe necessaria (almeno fino ad ora).

Risposta

Non intendiamo mettere in discussione le prescrizioni del centro FC di riferimento, che avrà le sue buone ragioni per la proposta fatta per questo bambino. Possiamo solo dire poche cose. Lo Stafilococco aureo è un batterio che frequentemente si ritrova nelle vie aeree (in questo caso su materiale prelevato dalla gola) di bambini con FC, anche senza comportare sostanziali conseguenze sullo stato di salute. Nel tempo passato alcuni centri usavano trattare con antibiotico lo Stafilococco fin dal primo isolamento, anche in mancanza di sintomi, perché si pensava che la presenza di questo batterio facilitasse le prime alterazioni respiratorie e il sopravvento di altri batteri meno innocenti. Questa prassi è stata abbandonata da molti anni.
La tendenza attuale è quella di trattare lo Stafilococco, quando identificato, in occasione di evidenti esacerbazioni respiratorie. Tuttavia, negli ultimi anni sta emergendo un tipo di Stafilococco, chiamato Stafilococco aureo meticillino-resistente (o MRSA), che si ritiene meno innocente dello Stafilococco comune (meticillino-sensibile: MSSA). La caratteristica di questo tipo è quella di mostrare una certa resistenza ai più comuni antibiotici. Pertanto si sta profilando l’idea che meriti di essere trattato, anche in assenza di sintomi, alla sua comparsa, nel tentativo di eradicarlo. Su MRSA si può trovare su questo sito una messa a punto abbastanza completa (1) e vi sono anche parecchie domande sul tema. Questa Fondazione sta supportando ricerche cliniche sull’eradicazione di MRSA (2). Si suggerisce comunque di provare a discutere nuovamente di questo problema con il centro di cura, per avere maggiori informazioni di merito.

1. Stafilococco meticillino-resistente (MRSA) in FC: situazione attuale e prospettive per nuove strategie di trattamento, 12/05/2015
2. FFC#20/2012. Eradicazione dell’infezione precoce da Staphylococus aureus meticillino-resistente (MRSA) in fibrosi cistica: uno studio randomizzato multicentrico

G. M.


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