Quando un adolescente tende a sfuggire alle cure indispensabili: il caso degli enzimi pancreatici nell’insufficienza pancreatica

autore

Margherita

Domanda

Salve, sono la mamma di un ragazzo di 16 anni, che assume creon per una grave insufficienza pancreatica, accertata da varie elastasi fecali molto basse (tra 21 e 143). Vorrei sapere cosa succede se smette di assumere gli enzimi pancreatici. Lui molto spesso li dimentica. Grazie in anticipo.

Risposta

A 16 anni è spesso piuttosto difficile farsi carico responsabilmente delle cure. Non ci viene detto di quale natura sia l’insufficienza pancreatica: la fibrosi cistica ne è la più comune causa e comporta la presenza di altri problemi oltre a quello del pancreas. Tale condizione quando non curata si accompagna a difetto di digestione e quindi di assorbimento degli alimenti. Le conseguenze alla lunga sono di varia natura: arresto o rallentamento della crescita, deperimento generale, carenza di principi metabolici fondamentali, riduzione delle difese immunitarie, con tendenza alle infezioni, limitazione delle prestazioni fisiche e psichiche, anemizzazione, per dire delle principali. Naturalmente non è l’omissione occasionale degli enzimi, ma l’abituale omissione quella che può determinare danno. Si ricorda che gli enzimi pancreatici (Creon), in quanto vanno a sostituire quelli che il pancreas non produce, vanno somministrati a tutti i pasti, anche ai piccoli pasti: una parte all’inizio e una parte a metà pasto. È evidente che a 16 anni un ragazzo sta assumendo sempre di più autonomia e si sente giustamente responsabile della propria vita: qui si gioca la chiarezza dell’informazione con le modalità che solo i genitori sanno trovare caso per caso.