Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Un genotipo CFTR con possibile espressione lieve di malattia

18 Marzo 2014

Un genotipo CFTR con possibile espressione lieve di malattia

Autore: Monica
Argomenti: Mutazioni CFTR
Domanda

Gentilissimi, a mio figlio sono state riscontrate in eterozigosi le mutazioni P5l e N1303K, con la variante di sequenza c2490+14G>A a livello dell’ introne 14. Vi chiedo se potete darci qualche informazione circa le possibili evoluzioni della malattia: ci è stato comunicato che questa combinazione comporta una forma minima-lieve di malattia. Grazie mille.

Risposta

Non abbiamo informazioni circa la variante di sequenza segnalata (c2490+14G>A).

Circa la mutazione N1303K: è frequente (la seconda per frequenza in Italia) e conosciuta nei suoi effetti. Se ne possono trovare molte informazioni sul sito. P51, mutazione conosciuta anche con la sigla D513G (che è il suo “nome legale = legacy name”) (1), è invece più rara: probabilmente proprio per la sua rarità non è nel gruppo di quelle studiate e riportate nel Database CFTR2 (2). Però è segnalata nel CFTR1 (3) che riporta le poche notizie fornite dal gruppo di ricercatori francesi che l’ha segnalata per la prima volta (4): è stata identificata in un soggetto di 27 anni che aveva come seconda mutazione la DF508. Questa persona era stata diagnosticata per il quadro di infertilità tipica della fibrosi cistica (CBAVD), aveva test del sudore con valori sicuramente indicativi di fibrosi cistica, però aveva a quell’età funzionalità respiratoria normale e normale situazione pancreatica. Se ne potrebbe dedurre che siccome DF508 (come N1303K) è mutazione “severa” ( si cerchi sul sito il significato di mutazione severa e mutazione lieve), le caratteristiche cliniche “buone” della malattia fossero dovute alla presenza di P51, che sarebbe quindi mutazione “lieve”, i cui effetti benigni in genere prevalgono su quelli della mutazione severa. Questo è altamente probabile per quanto riguarda la situazione pancreatica in genere, più difficile da definire per la situazione respiratoria. Il caso segnalato aveva normalità del quadro respiratorio in età adulta e questo può fare ben sperare. Ma in mancanza di altre segnalazioni e/o conoscenze, in base alle caratteristiche cliniche di un solo caso descritto purtroppo non si possono fare tante previsioni. E’ possibile che in tempi anche brevi la mutazione P51 sia studiata nei suoi effetti funzionali e da questi studi si possa avere conferma della sua “benignità”, intesa nel senso di essere caratterizzata come mutazione che permette una quota di funzionamento della proteina CFTR. Questo aprirebbe la possibilità ad interventi con i nuovi farmaci ” potenziatori” di CFTR.

1) http://www.fibrosicisticaricerca.it/domanda-e-risposta/Diversi-modi-per-nominare-le-mutazioni-di-un-gene?argomento=Mutazioni+CFTR&pag=2, 11/04/2013

2) http://www.cftr2.org/

3) http://www.genet.sickkids.on.ca/cftr/app

4) Bienvenu T, Bousquet S et all. “A novel missense mutation D531G in exon 10 of the cystic fibrosis transmembrane conductance regulator (CFTR) gene identified in a French CBAVD patient”. Hum Mutat 1998; 12(3):213-4

 

G. Borgo


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora