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28 Ottobre 2019

Un sospetto di maldigestione di origine pancreatica: chimotripsina fecale molto bassa associata a disturbi gastrointestinali cronici

Autore: Matteo
Domanda

Da agosto sono in cura da un gastroenterologo per questi disturbi: stipsi alternata a feci voluminose e grasse con cibi non digeriti, debolezza, sensazione di pesantezza, gonfiori e distensioni addominali. Mi è stata inizialmente diagnosticata una colite spastica e una gastrite. Le analisi sono a posto (compresa un’ecografia del pancreas e amilasi e lipasi nella norma), l’unico valore fuori norma è la chimotripsina fecale: 5 Unità/grammo feci. Quel valore della chimotripsina farebbe propendere il gastroenterologo per una maldigestione di origine pancreatica. Io sono molto preoccupato e volevo un vostro parere.

Risposta

Premettiamo, come al solito, che la seguente non è una consulenza clinica online. Solo un franco colloquio con il medico che prende in carico il problema di questa persona potrà aiutarla. Qui ci limitiamo a fornire informazioni generali utili per tale colloquio e per conoscenza a chiunque vorrà leggerci su questo sito.
Il caso della domanda si presenta con disturbi gastrointestinali, probabilmente cronici, con una chimotripsina fecale nel range patologico e si sospetta per questo esame una maldigestione di natura pancreatica.

La chimotripsina è un enzima secreto dal pancreas e deputato alla digestione delle proteine alimentari (attività proteasica). I suoi livelli normali nelle feci sono considerati quelli superiori a 13 U/g feci; valori inferiori a 6,5 sono considerati patologici (si ritrovano nell’insufficienza pancreatica); valori tra 6,5 e 13 sono borderline (di significato incerto). Un solo esame della chimotripsina non è determinante per una insufficienza pancreatica che causa maldigestione: occorre ragionare su almeno 2 esami fatti su campioni di feci di due giorni diversi: meglio ancora se oltre alla chimotripsina si dosa sulle feci anche l’elastasi-1 pancreatica (altro enzima che digerisce proteine). Altro sospetto di insufficienza pancreatica si può avere dalla determinazione dei grassi nelle feci raccolte per 72 ore con alimentazione abituale (nella vera insufficienza pancreatica totale, come avviene in fibrosi cistica, la perdita di grassi con le feci è di oltre 5-6 grammi per giorno. Nella vera insufficienza pancreatica, gli enzimi pancreatici (tripsina, amilasi pancreatica e lipasi pancreatica) sono molto bassi: nel caso della domanda, due di questi enzimi (lipasi e amilasi) sono normali.

Va ricordato che una certa riduzione della chimotripsina e dell’lastasi-1 nelle feci, asociata ad una consistente perdita di grassi con le feci si può avere anche nella celiachia, per la quale vi sono appropriati esami.

G. M.


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