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27 Agosto 2018

Un uomo con FC e azoospermia potrebbe avere figli ricorrendo alla tecnica di procreazione medicalmente assistita

Autore: Natascia
Domanda

Salve, io e il mio ragazzo abbiamo 30 anni, lui ha la fibrosi cistica e si reca tutti gli anni a fare i ricoveri in ospedale per fare le cure con antibiotico ecc. Ha fatto tempo fa lo spermiogramma (e c’è assenza di spermatozoi nel liquido seminale), questo perché magari fra qualche anno pensavamo di avere un bambino (oltre a fare io gli esami per non risultare portatrice sana). Chiedevo se, non essendoci spermatozoi nel liquido seminale, ci sia comunque qualche possibilità che possiamo avere un figlio, anche facendo inseminazione artificiale. Grazie.

Risposta

Non sappiamo se chi ha scritto intendesse con il termine “inseminazione artificiale” la possibilità di ricorrere al seme di un donatore e con questo eseguire una fecondazione in vitro (si dice in questo caso fecondazione eterologa). In realtà non è necessario in prima battuta pensare al seme di donatore, perché chi ha la fibrosi cistica, anche se risulta azoospermico (vale a dire con assenza di spermatozoi nel liquido seminale), nella maggior parte dei casi presenta spermatozoi nei testicoli; questi spermatozoi possono essere prelevati ed è usando questi spermatozoi che si può procedere alla fecondazione in vitro dell’ovocita della partner (si dice fecondazione omologa). Quindi in pratica è vero che chi ha la FC ha bisogno di una tecnica di procreazione medicalmente assistita (PMA) per diventare padre, ma in molti casi può farlo utilizzando il proprio seme. Per un’impostazione complessiva dell’argomento rimandiamo al libretto informativo “Fibrosi cistica: parliamone insieme. L’età adulta” che è pubblicato in questo sito. In particolare raccomandiamo la lettura del capitolo “Sessualità e riproduzione” (a pag 59), parzialmente riportato sotto in corsivo (1).

È importante parlare di questi progetti con il medico del centro FC; meglio chiedere un appuntamento e andare in coppia, sarà anche l’occasione per fare il punto sulle condizioni cliniche per lui, chiedere dove fare il test genetico per lei, ed eventualmente quale centro di medicina riproduttiva il centro FC suggerisse di consultare (a volte il centro ne ha sperimentato uno in particolare dove ha inviato altre coppie con lo stesso problema). Altre informazioni interessanti si possono leggere negli articoli segnalati sotto (2, 3).

1) Un uomo affetto da FC può diventare padre?
La maggior parte dei maschi con FC ha liquido seminale azoospermico, cioè privo di spermatozoi. Per tale ragione non possono avere figli per via naturale (infertilità). Gli spermatozoi sono prodotti a livello dei testicoli, ma i dotti che devono portarli nel liquido seminale sono ostruiti o assenti: si parla di atresia (mancanza parziale o totale) dei dotti deferenti. Lo stesso liquido seminale è di quantità lievemente ridotta rispetto al normale. L’infertilità può essere superata attraverso tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), mediante prelievo degli spermatozoi al livello del testicolo (con tecniche di microaspirazione effettuabili anche in ambulatorio in anestesia locale, dette PESA, o con tecniche microchirurgiche di prelievo, da eseguirsi in anestesia generale, dette TESA). Occorre poi procedere alla Fecondazione in Vitro, con l’iniezione dello spermatozoo all’interno dell’ovocita (ICSI) prelevato dalla partner; e in seguito il trasferimento dell’ovocita fecondato nell’utero della donna per avviare la gravidanza. La percentuale di successo delle tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) si misura attraverso il numero delle gravidanze e nascite di bambini che si ottengono. Per ogni intero ciclo di PMA il successo (= “bambino in braccio”) risulta intorno al 25% in caso di patologie diverse dalla FC; probabilmente il dato è simile anche per gli uomini con FC, anche se non ci sono ancora casistiche abbastanza numerose e attendibili. Importante per il successo è anche l’età della madre: così come per le gravidanze naturali, più la donna è giovane più è facile l’avvio della gravidanza. Data la possibilità di trasmettere la FC alla prole, prima di procedere con la PMA occorre un’adeguata indagine genetica nella partner e consulenza genetica

2) Padri con fibrosi cistica in Italia: quanti sono, chi sono e che cosa fanno, 15/07/2012
3) www.sifc.it/sites/default/files/libro%20bianco%20definitivo.pdf  (pag 59)

G. Borgo


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