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15 Marzo 2023

Una tosse persistente in fibrosi cistica

Autore: Davide
Argomenti: Sintomi
Domanda

Salve, ho trovato questo sito casualmente cercando rimedio su Internet per un problema che mi affligge ormai da un annetto buono. Sono fibrosi cistico dalla nascita attualmente ho 18 anni, il mio problema è una tosse molto persistente generalmente è stata spesso secca con poco espettorato attualmente sta diventando un inferno e non riesco a tenerla a bada un istante, in ospedale dopo i ricoveri tempo una o due settimane mi riprende la tosse a casa uguale, non dormo spesso a causa di quest’ultima e durante il giorno attualmente espettoro spesso, vorrei un consiglio da chi ci è passato o magari è riuscito a risolvere queste situazioni fastidiose, non ho più neanche 5 minuti di tregua durante la giornata…

Risposta

La tosse è un meccanismo di difesa utile per eliminare, dalle vie respiratorie, agenti nocivi e ristagno di secrezioni. Nei pazienti con fibrosi cistica, che presentano secrezioni particolarmente dense e spesso contaminate da agenti infettivi, la tosse produttiva è sicuramente frequente, ma non deve essere inibita, bensì favorita (anche grazie alle varie tecniche di fisioterapia respiratoria), per permettere la pulizia più efficace possibile delle vie aeree. Questa tosse “utile” va certamente differenziata dalla comparsa di tosse produttiva con produzione di un escreato particolarmente denso e purulento, soprattutto se si accompagna a febbre, debolezza e malessere generale. A fronte di questo quadro clinico, deve essere considerata la possibilità di una riacutizzazione infettiva broncopolmonare, da indagare e trattare opportunamente.

Deve, inoltre, essere considerata spia di una condizione clinica meritevole di specifiche indagini la comparsa di tosse secca irritativa, non produttiva e ricorrente.
Le cause della tosse secca irritativa sono molteplici, possono sovrapporsi al quadro classico di interessamento broncopolmonare presente in fibrosi cistica e necessitano di provvedimenti terapeutici differenti. Deve essere considerata la possibilità di una infezione virale delle alte vie aeree, della presenza di broncospasmo (riduzione del calibro bronchiale, spesso legato a quadro asmatiforme), di reflusso di materiale acido dall’esofago, che causa il riflesso tussigeno (reflusso gastroesofageo) e, in casi rari ma descritti anche in questo sito (qui), di un quadro clinico denominato aspergillosi broncopolmonare allergica. Si tratta di una condizione patologica che si manifesta nel 10% dei pazienti con FC e si basa sulla particolare sensibilizzazione alle tossine di Aspergillus fumigatus, un fungo talora presente nelle vie respiratorie.

Come sempre affermiamo, consideriamo nostro compito suggerire alcune ipotesi diagnostiche riferite ai problemi che ci vengono presentati nelle domande ma ricordiamo che solo i medici del Centro FC di riferimento hanno a disposizione tutti gli elementi obiettivi, radiologici e di laboratorio necessari per inquadrare e trattare adeguatamente i problemi nei singoli pazienti.

Dott.ssa Laura Minicucci, clinico FC FFC Ricerca


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