Il primo isolamento di Stafilocco aureo in un bambino FC non dovrebbe suscitare particolare preoccupazione

autore

Luca

Domanda

Buonasera, Vi scrivo nuovamente perché nell’escreato di mia figlia hanno trovato per la prima volta lo Stafilococco aureo (discrete colonie), sensibile a pressoché tutti gli antibiotici. Noi siamo molto preoccupati, anche se la bimba non ha alcun sintomo e dal Centro FC ci hanno detto che attualmente non necessita di trattamento. Mi chiedevo, in particolare, se la presenza di questo maledetto batterio sia un indice/manifestazione/effetto della malattia (e sia quindi un campanello di allarme) o se la sua presenza non ha necessariamente questo significato e potrebbe comunque riscontrarsi anche nell’escreato di bambini non FC. Grazie.

Risposta

Lo Stafilococco aureo (Staphylococcus aureus) è un batterio molto comune e diffuso. Si ritrova facilmente in gola e nel naso di molte persone, adulti e bambini, che stanno bene: si parla di "portatori". Nei bambini con fibrosi cistica è il primo batterio, assieme all' Haemophylus infuenzae, che si isola dai tamponi di gola. Questa colonizzazione in genere non dà immediate conseguenze: lo Stafilococco è batterio poco virulento e solo alla lunga può rappresentare un agente infettivo meritevole di attenzione. Tuttavia si ritiene che la sua presenza, come quella dei virus delle prime infezioni respiratorie, faciliti a lungo andare la colonizzazione da Pseudomonas aeruginosa, batterio questo di maggiore riguardo. Per queste ragioni , in passato presso i centri inglesi, si usava somministrare in continuazione ai bambini piccoli con FC fin dal momento della diagnosi un antibiotico anti-Stafilococco. Alcuni studi hanno dimostrato che un tale trattamento di fatto non preveniva la colonizzazione da Pseudomonas e tale consuetudine è stata interrotta.



Concludendo quindi, l'isolamento di Stafilococco aureo multi-sensibile dalle colture batteriche di bambini con FC non è da considerare un campanello d'allarme. Tale presenza con il tempo può anche sparire o può anche permanere ma in genere senza importanti conseguenze a livello dell'apparato respiratorio.