Ambiente domestico: microclima e umidificatori

autore

Roberto

Domanda

Buongiorno, in merito alla presenza dei diffusori (vaschette) di acqua sui caloriferi, al centro FC mi hanno detto che per evitare la possibile proliferazione di batteri nell’acqua, è preferibile non metterli. Il problema è che in questo modo l’aria risulta essere molto secca, ed anche questo provoca fastidio. Mi chiedo se cambiare l’acqua giornalmente, lavare le vaschette con soluzione di acqua e amuchina e poi riempire nuovamente può essere una soluzione. Avevo pensato anche di lasciare la soluzione (con amuchina al 10%) nella vaschetta, ma sinceramente non vorrei che con il calore si sprigionassero vapori di cloro, potenzialmente irritanti. Grazie

Risposta

Mantenere un microclima equilibrato nell'ambiente domestico è importante. La temperatura e l'umidità sono due fattori fondamentali di tale microclima. Si ritiene che una ragionevole temperatura dovrebbe aggirarsi sui 21-22 gradi C., mentre la giusta umidità dovrebbe mantenersi tra 40 e 60%. E' utile controllare e misurare questi valori con adeguati termo- igrometri. Una umidità eccessiva è per varie ragioni nociva ma un'aria troppo secca è irritante per le vie respiratorie. Per correggere l'umidità, abitualmente bassa negli ambienti riscaldati e non condizionati, si ricorre di solito a dei semplici umidificatori (appunto contenitori di acqua applicati ai radiatori o caloriferi). Pensiamo però non ci si debba complicare troppo la vita. E' giusta la prudenza del Centro ma basterà cambiare frequentemente l'acqua negli umidificatori, lavandoli con detersivi e risciacquandoli generosamente: forse è esagerato ricorrere ai disinfettanti. Non si dimentichi peraltro che il microclima domestico si giova di un buon ricambio di aria: è raccomandabile tenere aperte le finestre per circa un'ora al giorno, anche d'inverno.