Dobbiamo immaginare che la persona che ci scrive sia interessata dalla fibrosi cistica.
Diciamo subito, come altre volte specificato, che il problema sollevato dal nostro interlocutore deve essere affrontato con il medico o il centro presso il quale egli è in cura, poiché le risposte alla questione sollevata derivano solo da una conoscenza complessiva dei problemi del malato e dalla relazione che il malato ha stabilito con i suoi curanti. Qui possiamo solo offrire qualche marginale spunto di informazione generale.
La scarsità di appetito e la necessità di avere un buono stato di nutrizione può essere un problema importante nel paziente FC, specialmente nell'adolescenza e nell'età adulta. La causa più comune è lo stato di infezione e infiammazione polmonare cronica: si liberano dal polmone sostanze che possono influire sulla sensazione di appetito e quindi sulla capacità di introdurre abbastanza cibo: la sazietà viene rapidamente raggiunta. Possono influire anche fattori di natura psicologica e sociale: la depressione è certamente uno di tali fattori. Quindi, da un lato occorre tenere sotto controllo infezione e infiammazione, dall'altro si può prendere in considerazione l'opportunità di un supporto di natura psicologica, rivolto peraltro soprattutto al recupero di una accettabile stabilità emotiva.
Sul tema dei farmaci per l'appetito in fibrosi cistica rimandiamo alla recensione di uno studio condotto su ampio numero di malati, su questo sito, in "Progressi di Ricerca" (15.05.08:
Uso di farmaci per stimolare l'appetito in fibrosi cistica).
Aggiungiamo che, nel caso non si riesca ad ottenere un sostanziale recupero dell'appetito, per assicurare una ragionevole alimentazione occorre adottare una strategia complessiva: pasti piccoli frequenti (almeno 6 al giorno), basati su cibi molto nutrienti, ricordando che i grassi forniscono a parità di peso più del doppio delle calorie rispetto a proteine e carboidrati.