Buonasera dottori. Ancora una volta mi trovo a scrivervi, fiduciosa di avere un consulto preciso e puntuale. Mio figlio 14 anni, fibrosi cistica diagnosticata tre anni fa a seguito di una pancreatite. Nessun problema particolare, pancreas sufficiente. Nessun ricovero, né riacutizzazioni. I primi di dicembre facciamo un Dh: pcr un po’ alta, nulla di preoccupante, così il medico gli prescrive levoxacin per 15 giorni. Verso il 10° giorno, mio figlio comincia ad avvertire forti dolori alle gambe tanto da non poter camminare. Leggo di effetti collaterali di questo tipo (tendinite) a causa del farmaco, così chiamo il centro e mi indicano di sospendere il farmaco, ma i dolori continuano e qualche giorno dopo finiamo al pronto soccorso con pcr a 50 e ricovero immediato. Il giorno successivo al ricovero mio figlio comincia ad avere febbre a 39° che si abbassa solo con paracetamolo e antinfiammatorio (la pcr arriva a 90). Comincia un ciclo di antibiotico endovena. Nel frattempo attraverso una radiografia al torace si evidenzia un focolaio al polmone destro. La febbre è durata 6 giorni, la broncopolmonite trae beneficio dalla cura antibiotica. E i dolori articolari? Mio figlio continua ad avvertire dolore alle ginocchia (migranti) con sintomi più modesti ma presenti. Lui è stato dimesso con terapia antibiotica (bactrim) e antinfiammatorio (nurofen) per 10 giorni, da rivedere a metà gennaio. Durante il ricovero ho chiesto più volte ai medici un approfondimento a livello reumatologico, ma sono in corso ulteriori esami del sangue (autoimmuni) e bisogna attendere questi risultati. La mia domanda è: un eventuale problema reumaticio (artrite?) non può prescindere dalla patologia o c’è un nesso con la fibrosi cistica? Ho molta fiducia nei medici, ma ho l’impressione che qualsiasi sintomo venga sempre collegato alla fibrosi cistica, come se non esistesse nessun altra patologia. Grazie mille per il vostro aiuto prezioso.