I batteriofagi sono virus con la peculiarità di parassitare i batteri, di cui determinano la morte per lisi. Hanno la caratteristica di essere attivi solo verso una specie batterica o specie tra loro molto affini. Scoperti nel 1915, hanno destato qualche interesse iniziale, che andò peraltro sfumando nel tempo. Un tale interesse si è peraltro mantenuto discretamente nei paesi dell'est europeo (Unione Sovietica ed Ucraina in particolare), dove sono impiegati in alternativa o in associazione agli antibiotici. A dire il vero non disponiamo di trial clinici randomizzati e controllati basati su batteriofagi cui fare riferimento, non solo per valutarne efficacia e sicurezza ma anche per selezionare le situazioni cliniche che potrebbero giovarsene. Da alcuni anni c'è un risveglio di interesse anche in occidente, mosso soprattutto dal fatto che sta crescendo la resistenza dei batteri verso gli antibiotici. Nell'ambito della fibrosi cistica iniziali studi sono stati rivolti in particolare verso
Pseudomonas aeruginosa e
Burkholderia cepacia complex: i batteriofagi avrebbero verso questi batteri anche la proprietà di contrastare la formazione di biofilm, la barriera mucillaginosa con cui essi si difendo dagli antibiotici e dalle reazioni di difesa dell'ospite. Ma si tratta ancora di studi preliminari in vitro o su modelli animali. Nessuno studio sull'uomo. Recentemente è stata dimostrata la possibilità di far sopravvivere topi con infezione polmonare indotta con ceppi di
Pseudomonas aeruginosa provenienti da pazientu FC, attraverso un trattamento preventivo con batteriofago instillato per via nasale (1). E' stata anche messa a punto una tecnica per misurare l'attività fagica, al fine di selezionare quei batteriofagi che risultino maggiormente attivi contro
Pseudomonas (2). Sempre recentemente sono state studiate anche modalità adeguate per somministrare batteriofago in polvere per via inalatoria contro
Pseudomonas e
B. cepacia (3, 4). Crediamo che questa sia una interessante strada da percorrere e incentivare, ma al momento non pensiamo che l'opzione del "mercato nero" nei paesi dell'est sia saggia e vincente.
Si veda anche una messa a punto sui batteriofagi su questo sito in "Domande e risposte" del (
I batteriofagi: un'alternativa antibatterica agli antibiotici?) e in "Progressi di ricerca" del 12.05.09 (
I batteriofagi: nuova possibilità di terapia antimicrobica contro batteri resistenti agli antibiotici)
1. Morello E, et al. Pulmonary bacteriphage therapy on Pseudomonas aeuginosa cystic fibrosis clinical strains: first steps towards treatmente and prevention. PLoS One. 2011 Feb 15:e16963.
2. Cooper GJ et al. Rapid and quantitative automated measurement of bacteriophage activity against cystic fibrosis isolates of Pseudomonas aeruginosa. J Appl Microbiol. 2011;110:631-40
3. Golshai L, et al. In vitro delivery of bacteriphages KS4-M and ФKZ using dry power inhalers for tretament of Burkholderia cepacia complex and Pseudomonas aeruginosa infections in cystic fibrosis. J Appl Microbiol. 2011;110:106-117
4. Golshai L, et al. Toward modern inhalational bacteriophage therapy: nebulization of bacteriphage of burkholderia cepacia complex. J Aerosol Med Pulm Drug Deliv. 2008;21:351-60