Intanto invitiamo a leggere alcune considerazioni generali sul batterio
Burkholderia cepacia nella domanda- risposta del 17.07.07:
Burkholderia cepacia: l'essenziale da conoscere.
Ricordiamo che all'interno del
B. cepacia complex, una famiglia di batteri vicini tra loro ma con caratteristiche che li differenziano a seconda della specie cui appartengono, si conoscono almeno una decina di specie o sottospecie. La specie più comune si chiama
Burkholderia cenocepacia ed è anche forse quella più rilevante sotto il profilo della virulenza. Una caratteristica di questi batteri è la spiccata resistenza ai comuni antibiotici. Il batterio si trasmette con relativa facilità nel caso di contatti tra pazienti portatori dell'infezione. Ed anche tra due portatori di B. cepacia è possibile che si scambino ceppi appartenenti a specie diverse e con diversa capacità patogena. Dopo il trapianto la suscettibilità a infezioni crociate è anche più elevata, a causa delle terapie immunosoppressive anti-rigetto che il trapiantato dovrà fare in permanenza.
Non spetta a chi scrive queste note dare consigli, ma la questione posta nella domanda non ha che una risposta: non conviene né prima né dopo il trapianto polmonare frequentare fisicamente persone portatrici di
B. cepacia. Facile a dirsi ma difficile a farsi: vanno cercate altre modalità per mantenere il contatto.