Una risposta a questi quesiti si può trovare nelle linee guida per il controllo e la prevenzione delle infezioni in fibrosi cistica (queste). L’aspetto più rilevante a cui dare rilievo in questo caso è che il contatto con la terra e animali da cortile è prolungato e soprattutto quotidiano, trattandosi di attività lavorativa. Il terriccio può essere fonte di micobatteri atipici così come di funghi, per esempio delle diverse specie di Aspergillus, e di alcune specie batteriche. Anche gli animali da cortile possono essere serbatoio e fonte per infezioni virali (influenza e coronavirus), così come di funghi e alcuni batteri, come lo Staphylococcus aureus meticillino-resistente, anche attraverso le deiezioni. La maschera FFP2 evita le infezioni trasmesse attraverso le goccioline di saliva emesse dagli animali ma non limita il rischio di contrarre infezioni attraverso il contatto con le mani e altre parti del corpo.
Una attività lavorativa di contatto prolungato e continuativo con terra e animali da cortile è perciò piuttosto rischiosa e da evitare.
Dott. Cesare Braggion, Direzione scientifica FFC Ricerca