Emottisi, la necessità di trattamento antibiotico dipende dalla sua entità

autore

Barbara

Domanda

Buongiorno, volevo sapere se in caso di emottisi è sempre necessario prendere un antibiotico? Anche se non c’è aumento di tosse? Grazie mille per la risposta

Risposta

L’emottisi è l’emissione di sangue fresco dalle vie aeree. In questo articolo scientifico si può leggere un approfondimento.
Si verifica perché la parete di qualche vaso sanguigno della parete bronchiale si rompe e fa fuoriuscire il sangue. Il processo è nella maggioranza dei casi autolimitante grazie ai processi riparativi dei tessuti. L’entità dell’emottisi può essere diversa e caratterizzata da piccole perdite di sangue, spesso con sangue misto a espettorato (< 5 ml), modeste (5-10 ml), moderate (10-60 ml), massive (> 240 ml o >100 ml in giorni successivi). Ogni perdita di sangue è determinata da una lesione della mucosa bronchiale e della parete di un vaso, in genere in rapporto all’infezione-infiammazione. L’emottisi può avvenire in rapporto alla tosse o a uno sforzo, ma anche spontaneamente, come durante il riposo notturno.

Non esistono linee-guida basate sull’evidenza per il trattamento dell’emottisi. L’unico documento che offre un orientamento è questo documento di consenso tra diversi specialisti. Per quanto riguarda la necessità di uso della terapia antibiotica vi è accordo unanime tra gli specialisti che il trattamento antibiotico deve essere sempre intrapreso a partire da un’emottisi di grado modesto (> 5 ml). Nel caso di un’emottisi di grado inferiore (< 5 ml) non vi è necessità di trattamento antibiotico, specie se non ci sono altri segni di esacerbazione respiratoria, come aumento della tosse o aumento delle secrezioni bronchiali.

Dott. Cesare Braggion, Direzione scientifica FFC Ricerca