È difficile dare una risposta soddisfacente senza avere maggiori dettagli su quali siano le modalità con cui è stato realizzato lo screening neonatale e quale sia l'entità dei disturbi del bambino.
Bisognerebbe sapere se nella procedura dello screening il test del sudore è stato eseguito correttamente (si può vedere a questo riguardo la risposta del 10/02/04 "Attendibilità del test del sudore"). Se così fosse, bisogna dire che il risultato che ci viene riferito (Cloro pari a 20 m Equivalenti/litro) va interpretato come un risultato molto rassicurante. Bisognerebbe anche sapere quante mutazioni del gene CFTR sono state ricercate, prima di arrivare alla conclusione della presenza di una sola e quindi alla diagnosi di portatore sano. Queste informazioni sono probabilmente riportate nella risposta che dovrebbe essere stata consegnata ai genitori una volta che le indagini si sono concluse. E se per caso i genitori non ne sapessero niente, il pediatra del bambino può chiederle al centro che ha eseguito lo screening chiedendo di parlare con il medico che ne è responsabile. Il
pediatra poi dovrebbe valutare l'entità dei sintomi: quali caratteristiche ha la tosse ? è importante al punto da aver influito sulla crescita e sulle attività del bambino? Sono state fatte altre indagini per stabilirne la causa? Come è stata curata finora ? Vi sono altri disturbi associati (per
esempio digestivi)?
Se anche a giudizio del pediatra i sintomi respiratori sono effettivamente importanti e non hanno altre cause, va considerata l'opportunità di eseguire nuovamente il test del sudore.> L'eventualità della presenza della malattia FC, nonostante le conclusioni negative dello screening neonatale, dovrebbe essere molto rara (si può vedere per maggiori informazioni la risposta del 24/10/2005 "Screening neonatale FC: falsi negativi").Però, in definitiva sarebbe meglio usare un criterio di prudenza, questa è la nostra opinione, e dare
sempre credito all'importanza dei sintomi che un bambino presenta e al fatto che non hanno altre spiegazioni apparenti, piuttosto che ritenere infallibile lo screening neonatale.