Le mutazioni di stop sono variazioni nella sequenza di DNA che portano alla produzione di una
proteina incompleta, più corta del normale e con molta probabilità
non funzionante.
Il passaggio tra DNA e proteine non è diretto ma c’è un intermediario che traduce le istruzioni presenti nel DNA e permette la formazione delle proteine. Questo
intermediario è l’RNA. Un danno in un pezzo di DNA produce un RNA danneggiato, che a sua volta crea
proteine danneggiate che possono essere causa di malattie.
Nella fibrosi cistica, mutazioni di stop a carico del gene CFTR sono responsabili della produzione di un RNA mutato che darà origine a
proteine CFTR tronche o non funzionanti che portano ai vari sintomi della malattia. Per ripristinare la proteina CFTR a lunghezza completa, una strategia potrebbe essere agire direttamente sull’RNA invece che sul DNA. Questo è l’obiettivo di un particolare
approccio di RNA editing che prevede di intervenire a livello di specifiche mutazioni di stop presenti nell’RNA prima che questo venga usato come modello per la formazione delle proteine.
Attualmente la ricerca scientifica in questo campo è ancora
alle sue prime fasi. FFC ha finanziato un progetto (
FFC#5/2018) di cui recentemente sono stati pubblicati i primi dati. I ricercatori hanno condotto
esperimenti in vitro su cellule di ratto e dell’epitelio respiratorio umano con una singola mutazione di stop (W1282X), sia in doppia copia che assieme alla mutazione F508del. I
risultati ottenuti sono incoraggianti, anche se diversi sono gli aspetti della tecnica di
editing che vanno migliorati per proseguire con gli studi. Innanzitutto la
modalità di somministrazione del sistema che ripara le mutazioni di stop; poi il raggiungimento e la
stabilizzazione dell’RNA bersaglio; infine la
precisione del sistema di riparazione.