Scrivo per chiedere un cortese chiarimento relativamente all’articolo “Intestino fetale iperecogeno: come arrivare alla certezza diagnostica prima della nascita?” comparso su questo sito il 31 maggio 2012, dove si legge che “… Importante è monitorizzare con ecografie periodiche l’intestino fetale e il suo aspetto, perché va assolutamente ricordato che in molti casi, nel terzo trimestre di gravidanza, l’immagine si risolve spontaneamente e il sospetto può essere molto ridimensionato…”. Volevo quindi chiedere ogni quanto tempo si intende che andrebbe fatta l’ecografia per monitorare l’intestino fetale. Nel mio caso, a seguito dell’esame ecografico 21 settimane, è stata riscontrata la presenza di iperecogenicità intestinale di grado III con modesta dilatazione delle anse intestinali. Sia io che mio marito risultiamo sani e non portatori delle mutazioni del gene CTFR; io risulto protetta da CMV, toxoplasmosi, rosolia e sia il test combinato che il test del DNA fetale sembrano escludere cromosomopatie per le trisomie 13, 18 e 21. Vi ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.