Durante il Seminario non è stato trattato il problema degli effetti di alcuni polimorfismi del gene CFTR sull’andamento della malattia; però, nella sua relazione la dottoressa Laura Minicucci ha parlato del fatto che alcune mutazioni, che permettono un certo funzionamento della proteina CFTR (mutazioni con funzione residua), negli USA sono state riconosciute trattabili con il potenziatore Kalydeco (1). La mutazione 2789+5G->A (mutazione con difetti di
splicing, attribuibile alla classe V) rientra fra queste. Su quest’argomento (mutazioni con funzione residua) si possono leggere anche molte risposte pubblicate di recente.
Non abbiamo trovato invece studi o pubblicazioni recenti sul polimorfismo Poli-T (in particolare quando la combinazione 5T-12TG è presente
in trans assieme ad altra mutazione CFTR nel genotipo), in particolare nelle donne. Nel corso degli anni si nota l’aumento delle segnalazioni dei suoi effetti negli uomini, soprattutto per quanto riguarda i casi di soggetti maschi diagnosticati affetti da forme miti di malattia FC in età adulta, nel corso d’indagini per accertare le cause d’infertilità; questo assolutamente non ha corrispettivo nella popolazione femminile. Non sappiamo che cosa questo possa significare: forse che 5T-12TG è meno influente sull’andamento della malattia FC e sull’apparato riproduttivo della donna rispetto all’uomo? Certo ci sembra di poter dire che se il problema fosse rilevante come frequenza qualche segnalazione anche sporadica l’avrebbe ottenuta. Ma sono solo ipotesi. Comunque la cosa importante ci sembra che per una bambina con FC in forma mite, che ha una mutazione particolare, con funzione residua della proteina CFTR, esiste un farmaco (Kalydeco) che in futuro potrà (speriamo) essere disponibile anche in Italia per questa indicazione.
1) Brochure XVIII Seminario di Primavera, pag 16
2) Il problema dell’ancora mancata autorizzazione da parte di AIFA all’impiego di Kalydeco per le mutazioni CFTR con funzione residua, 01/01/2020