Sono un paziente a affetto da polmone policistico, ho 44 anni e fin dall’età di 8 anni mi sono più che diligentemente curato con ginnastica respiratoria e drenaggio posturale e cicli di antibiotici nelle riacutizzazioni. Negli ultimi 10 anni la situazione si è aggravata, sono in ossigeno terapia continuativa e la Pseudomonas aeruginosa non è più andata via. Ovviamente la lista degli antibiotici non resistenti è anche progressivamente calata e negli ultimi anni trattavo le riacutizzazioni con Amikacina alternata a Meropenem per via fleboclisi. Negli ultimi 2 mesi però sta succedendo una cosa strana per me: dopo un paio di trattamenti dovuti a riacutizzazioni ravvicinate è comparso nell’antibiogramma lo Staphylococcus aureus in concomitanza con Pseudomonas, poi ad un esame successivo non c’era più, poi è ricomparso ed ora, con l’ultimo antibiogramma, non c’è più ma è comparso l’Achromobacter xylosoxidans. La mia domanda è la seguente: è possibile una tale diversità tra antibiogrammi eseguiti ad una settimana uno dall’altro? Ed inoltre vorrei sapere se nel mio caso potrebbe essere utile una terapia antibiotica via aerosol con Colimicina, visto che al momento risulta uno dei pochi antibiotici non resistenti ad entrambi. Chiedo scusa se mi rivolgo a Voi ma ho letto i Vostri interventi e mi chiedo come mai i medici che mi seguono non mi hanno mai prospettato questo tipo di approccio. Grazie.