Il sottoscritto affetto da FC si è ritrovato con la presenza di un calcolo renale sx di 12.5 mm x 6 mm. Vi trascrivo eattamente cosa c’è scritto nella tac con mdc (mezzo di contrasto) che ho fatto (18.01.18): “Entrambi i reni si trovano in sede, regolari per dimensioni con sincrono effetto nefro ed urografico.
A sx appare invariata la dilatazione calico-pielica sostenuta da nota formazione litiasica di circa 12.5 x 6mm localizzata al giunto pieloureterale (TC del 16.01.18 due gg prima ero finito al pronto soccorso x colica dove mi era stata fatta una tac senza contrasto). Aspetto edematoso ed infarcito del tessuto adiposo adiacente alla pelvi renale sx e al tratto prossimale dell’uretere omolaterale. Non si rilevano ulteriori calcoli radiopachi in sede renale né lungo il decorso delle vie escretrici. Non falde di versamento né perirenali né endoaddominali….”.
A questo punto sento due pareri, e qui vado in panico totale con un ansia terribile: uno mi dice di “bombardare” e l’altro di intervenire chirurgicamente per via endoscopica in anestesia totale. Non capendo più nulla, scelgo ascoltando il parere di due medici non urologi, che consigliano una via meno invasiva. In data 13.02.18 effettuo la litotrissia extracorporea, che mi causa la stessa sera una colica per la rottura di alcuni frammenti di calcolo. Mi viene fatta una ecografia con il seguente risultato: “I reni sono in sede regolari per morfologia, dimensioni e ecostruttura. A sx è visibile idroureteronefrosi di I-II grado con piccolo urinoma laterale. Attualmente non è identificabile il calcolo descritto nella pelvi omolaterale mentre nel tratto distale dell’uretere ci sono piccoli calcoli impilati. Nei calici del gruppo medio ed inferiore del rene sx sono visibili immagini iperecogene dotate di cono d’ombra posteriore di verosimile natura litiasica…..”.
Ecografia del 14.03.2018: “Confrontando con precedente indagine al controllo attuale permane evidente calcolo caliceale inferiore sx con diametro di circa di 1 cm, idroureteronefrosi di I grado senza evidenza di calcoli, almeno nel primo tratto dell’uretere sottogiuntale e nell’uretere previscicale….”.
L’urologo mi consiglia un secondo trattamento di litotripsia extracorporea del rene uretere e/o vescica.
Scusate se mi sono dilungato ma sono sicuro che altri ragazzi con FC si sono trovati o si troveranno in questa importante scelta da fare. Le mie domande sono: conviene fare un altro trattamento di litotripsia extracorporea o passo direttamente alla via endoscopica con anestesia generale? Ci sono dei macchinari che effettuano la litrotripsia extracorporea più performanti di altri oppure sono tutte più o meno uguali? Tre TC, di cui una con mdc, non saranno troppe in quattro mesi? Non ho specificato che il calcolo ha una durezza di 1100UH. Non era il caso che mi fosse prescritto un esame del sangue e urine per vedere la funzionalità renale? Vi ringrazio della immensa disponibilità.