Pseudomonas aeruginosa e trapianto polmonare in fibrosi cistica

autore

Fedora

Domanda

Ci sono nella letteratura scientifica informazioni su eventuale rapporto tra infezione da Pseudomonas aeruginosa (in particolare contratta prima dei due anni di vita) e trapianto polmonare?

Risposta

L'infezione polmonare da Pseudomonas aeruginosa è un evento assai frequente in fibrosi cistica e la frequenza aumenta con l'età: dopo i 18 anni l'80% dei pazienti ne è interessato (1). La quasi totalità dei pazienti che affrontano il trapianto polmonare (la massima parte in età adulta) ha infezione polmonare cronica da Ps aeruginosa. Tale infezione è in genere abbastanza ben trattabile (anche se quasi mai si riesce a eradicare il germe quando esso colonizza cronicamente) quando i ceppi di Pseudomonas in causa sono sensibili a vari antibiotici. Vi sono invece problemi per i pazienti colonizzati da ceppi cosiddetti "multiresistenti", cioè resistenti a tutti gli antibiotici correntemente in uso. Questi pazienti in genere vanno meno bene di quelli colonizzati da ceppi sensibili agli antibiotici, richiedono trattamenti più intensivi e tendono ad essere più frequentemente sottoposti a trapianto polmonare (2).



Il problema dell'infezione da Pseudomonas dei polmoni trapiantati si è posto fin dall'inizio dell'esperienza del trapianto: la maggior parte dei trapiantati conserva infatti i ceppi batterici che aveva prima del trapianto (3) ed i seni paranasali sono il bacino più importante di questa conservazione, tanto che in passato alcuni centri di trapianto attuavano dopo il trapianto un trattamento chirurgico dei seni (4). L'infezione polmonare è la causa più comune di mortalità precoce nei trapiantati (intorno al 10%) (5). Tuttavia l'infezione da Pseudomonas aeruginosa non figura in genere tra le complicanze fatali del trapianto polmonare, né precoci né tardive, nemmeno nei casi che erano colonizzati prima del trapianto o sono stati colonizzati poi da ceppi multiresistenti (5, 6, 7). Altri germi sono in causa per tali complicanze infettive: in quelle precoci, ad esempio, Burkholderia cepacia, Aspergillus fumigatus ed altri funghi, micobatteri tubercolari e non tubercolari, in quelle tardive è in causa frequentemente il Citomegalovirus, ma anche funghi, associati spesso a rigetto cronico (7). Va segnalato tuttavia che, nonostante la minaccia delle infezioni e del rigetto, la sopravvivenza dei trapiantati appare ragionevolmente buona: dall'80 al 90% al primo anno, oltre il 60% a 5 anni (3, 6, 7). In particolare, merita segnalare che la colonizzazione, prima o dopo trapianto, con ceppi multiresistenti di Ps aeruginosa non sembra influire negativamente sulla sopravvivenza post-trapianto.



Non vi sono dati ed elementi di valutazione circa l'influenza sulla necessità di trapianto polmonare e sull'esito di questo per i pazienti che hanno acquisito Ps aeruginosa precocemente.





1) Rajan S, Saiman L. Pulmonary infection in patients with cystic fibrosis. Semin Respir Infect. 2002;17:47-56

2) Lechtzin N, et al. Outcomes of adults with cystic fibrosis infected with antibiotic-resistant Pseudomonas aeruginosa. Respiration. 2006;73:27-33

3) Quattrucci S, et al. Lung transplantation for cystic fibrosis: 6-year follow-up. J Cyst Fibros. 2005;4:107-114

4) Holzmann D, et al. Effects of sinus surgery in patients with cystic fibrosis after lung transplantation: a 10-year experience. Transplantation. 2004;77:134-6

5) De Soyza A, et al. Pulmonary transplantation for cystic fibrosis: pre-transplant recipient characteristics in patients dying of perioperative sepsis. J Heart Lung Transplant. 2003;22:764-9

6) Dobbin C, et al. The impact of pan-resistant bacterial pathogens on survival after lung transplantation in cystic fibrosis: results from a single large referral centre. J Hosp Infect. 2004;56:277-82

7) Sole A, et al. Lung transplantation for cystic fibrosis: infectious events. Med Clin (Barc). 2006;126:255-8