Il mio bambino di dodici anni vive da sette con una tracheostomia, in seguito agli esiti dell’embolizzazione di un aneurisma. Ancora in rianimazione, a due mesi dall’intervento, ha contratto Pseudomonas e Stafilococco aureo. Il nostro pneumologo ritiene che un ciclo terapeutico con tobramicina (tobi) potrebbe eliminare per sempre -o almeno per tempi lunghi- la Pseudomonas e sollevarci così da episodi ricorrenti di infezioni a carico dei bronchi, dal momento che i polmoni del mio bambino sono sani e, pur in condizioni di obbligata ventilazione notturna, funzionano regolarmente e liberamente durante il giorno. Quando però il medico ci prospettò l’uso del tobi ci disse anche -così ricordiamo, io e mio marito- che il suddetto farmaco poteva avere effetti collaterali negativi a carico del sistema uditivo, fino addirittura alla compromissione della facoltà uditiva. Questo avvertimento ci fece decidere di non avviare alcuna terapia. Qualche tempo dopo però, riparlandone con lo stesso medico, venne fuori che non esistono affatto gli effetti collaterali che ho indicato a carico dell’uso di tobi e che probabilmente avevamo, noi genitori, capito male.
Oggi, prima di iniziare un ciclo di cure con il suddetto farmaco, vorremmo essere rassicurati a tale proposito: il tobi presenta o meno effetti collaterali negativi?
Vivi ringraziamenti per la Vostra attenzione.