Deficit di vitamine liposolubili e impatto dei modulatori

autore

Alessandra

Domanda


Con l’uso crescente dei modulatori di CFTR, ha ancora senso parlare di supplementazione vitaminica tradizionale nella fibrosi cistica? Che impatto hanno questi farmaci, se c’è, sull’assorbimento delle vitamine e sull’integrazione nutrizionale? È necessario un adattamento? Grazie come sempre per il vostro lavoro.

Risposta

Le persone con fibrosi cistica sono a rischio di deficit di vitamine liposolubili (in particolare A, D , E , K), rischio legato al malassorbimento dovuto all’insufficienza digestiva. Esistono dati in letteratura che documentano un rischio di questo tipo anche in malati con sufficienza digestiva. Tale deficit può portare a conseguenze cliniche rilevanti ed è quindi molto importante diagnosticarlo tempestivamente e avviare una corretta supplementazione.
È raccomandato controllare il livello delle vitamine alla diagnosi e dopo tre mesi dall’avvio della supplementazione, quindi su base annuale nei pazienti con insufficienza digestiva. Anche nei pazienti con sufficienza digestiva deve essere valutato il livello di vitamine liposolubili alla diagnosi e su base annuale.

Relativamente all’impatto dei modulatori sull’assorbimento delle vitamine liposolubili, le attuali linee guida sulla nutrizione in FC (si può leggere qui) consigliano di verificare nuovamente il livello di vitamine liposolubili dopo 3 mesi dall’avvio dei modulatori in quanto potrebbe esserci bisogno di una riduzione del dosaggio.
In diversi studi recenti (per esempio questo, questo e questo) è stato valutato l’andamento delle vitamine liposolubili dopo avvio dei modulatori. I risultati sono abbastanza concordi nell’indicare un aumento dei livelli di vitamina A , mentre l’aumento della vitamina D non è un dato costante nei diversi studi. Relativamente alla vitamina E, non sono stati dimostrati aumenti significativi dopo avvio dei modulatori. Da aggiungere che sono stati segnalati dei casi rari di ipervitaminosi A dopo avvio di modulatori (elexacaftor/tezacaftor/ivacaftor nello specifico) con conseguenze cliniche anche rilevanti (ipertensione endocranica e papilledema).

In conclusione in relazione a quanto oggi conosciuto non c’è indicazione a interrompere la supplementazione vitaminica in chi assume modulatori di CFTR ma sicuramente è necessario un controllo più attento dei livelli serici delle vitamine sopratutto nei primi mesi dopo l’avvio dei modulatori, con particolare attenzione al monitoraggio dei livelli di vitamina A.

Stefano Costa, Gastroenterologia Pediatrica e Fibrosi Cistica, AOU "G Martino" Messina