Bisogna stare attenti nel definire le feci oleose, ci si può facilmente confondere (spesso le mamme sovrastimano l'impressione di feci unte). Feci oleose significa presenza di grasso evidente ad occhio nudo nelle feci: e questo significherebbe che l'intestino non riesce a digerire ed assorbire i grassi, evento che si ripercuoterebbe in modo importante sulla crescita. Tanto per intendersi , in un bambino si può parlare di feci con grasso quando il panno si presenta unto intorno alle feci o nella sua superficie esterna. Oppure, se viene usato il vasetto, si vedono gocce di unto che galleggiano sulla superficie liquida. Ma nel dubbio bisogna verificare con un esame di laboratorio sulle feci. Si può fare un semplice esame microscopico di un campione di feci e trovarvi uno strato abbondante di gocciole di grasso (normalmente queste sono assenti o vi sono solo pochissime e minutissime goccioline di grasso). Oppure si può richiedere un esame steatocrito: le feci vengono poste in un tubicino che viene centrifugato e il grasso si separa. Si può associare sullo stesso campione di feci la determinazione di elastasi fecale o chimotripsina fecale (enzimi utili a vedere se l'eventuale grasso perduto è legato a insufficienza pancreatica). L'esame più accurato per stabilire se vi è perdita di grassi con le feci è quello di raccogliere tutte le feci di 72 ore e determinare chimicamente la quantità di grassi perduta ogni giorno. Nel caso della domanda bisogna dire che i pesi del bambino indicati alla nascita e a 11 mesi rientrano nella fascia di normalità: questo non sarebbe compatibile con una condizione di steatorrea (perdita di grassi con le feci). È vero che in caso di steatorrea la prima cosa che si va a pensare in un bambino è la fibrosi cistica con insufficienza pancreatica e che il test del sudore è l'esame principe per diagnosticare o escludere questa malattia. Ma in questo caso temiamo che il pediatra di famiglia abbia buone ragioni.